Amanda Knox ha inviato alla lettera alla famiglia Kercher, in cui sono contenute parole di sostegno e di solidarietà. Tuttavia non sarà aperta, non subito almeno. Stephanie, sorella della sfortunata Meredith Kercher, ha fatto sapere che almeno per il momento non se la sente di leggerla: “Ci dovrei pensare, non lo so, ma oggi non la vorrei leggere, perché non sento adesso il bisogno di parlare con lei”.
Tuttavia Stephanie ci tiene a precisare che lei non è in cerca di vendetta o di rivincite, ma il verdetto finale è un atto dovuto verso la memoria di Meredith, che nessuno potrà più riportare in vita.
Dal canto suo Amanda Knox ha accettato la decisione della famiglia Kercher, consapevole che la ferita è ancora aperta e che lascerà una cicatrice indelebile.
Il verdetto è atteso stasera a Firenze, e deve stabilire se Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono la diabolica coppia responsabile dell’omicidio di Meredith in qualche gioco perverso, o se sono innocenti finiti nel tritacarne della giustizia.