Quando si parla di carboidrati e salute, la domanda è sempre la stessa: fanno bene o fanno male? La risposta non è semplice, ma un nuovo studio condotto dai ricercatori della Tufts University fa finalmente luce sulla questione, soprattutto in relazione al processo di invecchiamento.
Pubblicata su JAMA Network Open, la ricerca ha analizzato i dati di lungo periodo del celebre Nurses’ Health Study, monitorando l’alimentazione e lo stato di salute di migliaia di donne tra il 1984 e il 2016. Il focus? Capire quali tipi di carboidrati possono effettivamente favorire un invecchiamento sano.

I carboidrati non sono tutti uguali: la chiave è la qualità
Secondo lo scienziato Andres Ardisson Korat, uno degli autori dello studio, “la qualità dei carboidrati potrebbe essere un fattore cruciale per un invecchiamento sano”. In altre parole, non è il carboidrato in sé a essere dannoso o benefico, ma la sua origine e composizione nutrizionale.
Lo studio ha rilevato che:
- Un’elevata assunzione di carboidrati raffinati (come pane bianco, zuccheri aggiunti, snack industriali) è associata a minori probabilità di invecchiamento sano;
- Al contrario, i soggetti che consumavano regolarmente carboidrati complessi e integrali da frutta, verdura, cereali integrali e legumi, avevano maggiori probabilità di mantenere uno stato di salute ottimale con l’età.
Le fibre fanno la differenza
Uno degli elementi centrali emersi dallo studio è l’importanza delle fibre alimentari. Gli alimenti ricchi di fibre, come avena, legumi e verdure a foglia, sono risultati decisivi per il mantenimento delle funzioni cognitive, metaboliche e cardiovascolari.
Secondo quanto riportato da Tufts Now, le fibre sembrano giocare un ruolo chiave nella riduzione dell’infiammazione cronica, uno dei principali nemici dell’invecchiamento cellulare.
Proteine vs carboidrati: la sorpresa dello studio
Un’altra scoperta interessante, sottolineata da Business Insider, riguarda l’equilibrio tra carboidrati e proteine. I dati mostrano che aumentare le proteine a discapito dei carboidrati non garantisce benefici aggiuntivi. Anzi, chi ha sostituito il 5% dei carboidrati con proteine ha avuto probabilità inferiori di invecchiare in modo sano.
Questo suggerisce che carboidrati di alta qualità potrebbero essere più benefici delle proteine quando si tratta di longevità e benessere nel tempo.
Invecchiamento sano: cosa significa?
Nel contesto dello studio, l’invecchiamento sano è stato definito come la mancanza di gravi malattie croniche, la preservazione delle capacità cognitive e fisiche e uno stato mentale stabile.
Solo una parte relativamente piccola dei partecipanti ha soddisfatto questi criteri nel lungo periodo, ma tra coloro che lo hanno fatto, un comune denominatore era l’elevata qualità dell’alimentazione — con un’enfasi specifica sulla qualità dei carboidrati.
Cosa portare in tavola per invecchiare meglio?
Carboidrati da preferire:
- Cereali integrali (avena, farro, orzo)
- Legumi (lenticchie, ceci, fagioli)
- Frutta fresca e verdure non amidacee
- Tuberi come patate dolci
Carboidrati da limitare:
- Pane bianco e riso raffinato
- Zuccheri aggiunti (bevande zuccherate, dolci industriali)
- Snack processati e alimenti ultra-lavorati
Conclusione
Lo studio della Tufts University offre un messaggio chiaro: non tutti i carboidrati sono nemici della salute. Anzi, quelli giusti possono diventare alleati preziosi per un invecchiamento sano, riducendo il rischio di malattie croniche e migliorando la qualità della vita con l’avanzare dell’età.