Secondo una nota trasmessa dall’agenzia Pti, l’India non chiederà la pena di morte per i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per l’uccisione di due pescatori, ma resterà intatta l’accusa di pirateria.
La notizia è trapelata da fonti del ministero dell’Interno, giunta dopo la decisione da parte della Corte suprema dell’India di rinviare l’udienza al 10 febbraio.
Tuttavia Staffan de Mistura, inviato del governo italiano, ha comunicato all’ANSA che non può commentare la notizia non essendo ufficiale: “Non reagiamo, come in passato, a notizie non ufficiali pubblicate dalla stampa. Il governo italiano farà sapere la sua posizione durante e dopo l’udienza di lunedì in Corte Suprema”.
Per i due marò dovrebbe quindi restare intatta l’accusa di pirateria, ma non dovrebbe essere applicata la legge che prevede la pena di morte per chi risulta colpevole.