Il digiuno intermittente è diventato negli ultimi anni uno dei regimi alimentari più studiati per i suoi effetti sulla salute e sul metabolismo. Ma una nuova frontiera della ricerca suggerisce che non è sempre necessario tagliare drasticamente le calorie per ottenere i benefici metabolici di questo approccio. In alcuni casi, basterebbe ridurre l’apporto di carboidrati due giorni a settimana per ottenere risultati simili.

Digiuno e metabolismo: cosa succede nel nostro corpo
Quando mangiamo, il corpo entra in uno stato definito postprandiale: in questa fase utilizziamo i carboidrati come fonte primaria di energia e immagazziniamo il surplus sotto forma di grassi. Al contrario, durante le ore di digiuno, l’organismo entra in uno stato post-assorbitivo, in cui comincia a bruciare le riserve di grasso per generare energia.
Questo passaggio tra l’uso di carboidrati e grassi rappresenta la flessibilità metabolica, un indicatore fondamentale della salute cardiometabolica. Come riportato da studi pubblicati su Cell Metabolism e The Lancet Diabetes & Endocrinology, una maggiore flessibilità metabolica è correlata a:
- Riduzione del rischio di diabete di tipo 2
- Miglior controllo glicemico
- Diminuzione della resistenza all’insulina
- Prevenzione delle malattie cardiovascolari
Lo studio: contano di più le calorie o i carboidrati?
Un team di ricercatori dell’Università di Bath, guidato dal dott. Javier Gonzalez, ha esaminato l’efficacia metabolica del digiuno intermittente rispetto a una semplice restrizione dei carboidrati. Lo studio ha coinvolto 12 adulti in sovrappeso, i quali sono stati sottoposti a due diversi regimi alimentari in giorni separati:
- Una dieta ipocalorica, con il 75% in meno di calorie rispetto al normale.
- Una dieta normocalorica ma a basso contenuto di carboidrati.
In entrambi i casi, il giorno seguente i partecipanti hanno consumato un pasto ricco di grassi e zuccheri (una tipica “colazione inglese”) per valutare la capacità dell’organismo di metabolizzare i grassi.
Risultato sorprendente:
Entrambi i protocolli hanno prodotto lo stesso miglioramento nella capacità di bruciare i grassi, suggerendo che limitare i carboidrati due giorni a settimana può attivare i benefici metabolici del digiuno intermittente.
Fonte scientifica: J. Gonzalez et al., “Energy metabolism after intermittent calorie and carbohydrate restriction”, University of Bath study, 2024
Verso una nuova dieta 5:2… ma low carb
L’interpretazione dei dati apre la strada a un’alternativa interessante: una dieta 5:2 a basso contenuto di carboidrati. Invece di ridurre drasticamente l’apporto calorico due giorni alla settimana, si ridurrebbe soltanto il consumo di carboidrati. Questo approccio:
- Riduce il rischio di carenze nutrizionali,
- È più sostenibile a lungo termine,
- Minimizza il rischio di sviluppare disturbi alimentari o fobia verso i carboidrati.
Benefici anche per chi non vuole perdere peso
Un punto chiave della ricerca è che i benefici metabolici sono indipendenti dalla perdita di peso. Questo rende il metodo utile anche per:
- Chi è normopeso ma vuole migliorare la sensibilità insulinica;
- Chi desidera mantenere il peso forma ma migliorare la salute cardiovascolare;
- Atleti o soggetti sedentari che vogliono ottimizzare la gestione energetica.
Secondo Harvard Health Publishing, la regolazione dell’insulina e del glucosio può avvenire anche in assenza di dimagrimento, purché il corpo venga esposto a fasi regolari di flessibilità metabolica (Harvard.edu).
Prospettive future: servono studi più ampi
Gli autori sottolineano che, sebbene i risultati siano promettenti, è necessario replicare l’esperimento su campioni più ampi e diversificati. Tuttavia, la prospettiva è incoraggiante: un approccio nutrizionale flessibile, non ossessivo, potrebbe rivelarsi più accessibile e sostenibile per la popolazione generale.

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.