“Sono vivo per miracolo. E sono ancora ricoverato, dopo un’operazione molto seria. All’ospedale di Alghero per avere fatto la Tac ho dovuto aspettare per più di tre ore, nonostante io dicessi ai medici che avevo un problema all’aorta. A quel punto mi sono attivato sull’Ismett di Palermo non certo o perché fosse un ospedale di mio gradimento”.
E poi ancora “Ho chiesto l’intervento dell’Ismett perché nell’ospedale di Alghero dove ero stato trasferito solo dopo tre ore dal mio arrivo mi è stata fatta una Tac. Esame che avevo richiesto sin dal mio arrivo attorno alle 00.30 . Avevo subito compreso che il mio caso era stato sottovalutato dall’equipe di Alghero. Io non avevo un aneurisma, ma una dissecazione aortica. Ogni ora che trascorrevo ad Alghero rischiavo di morire. Avevo compreso tutti i sintomi visto che appena 20 giorni prima improvvisamente anche mia madre ha avuto la stessa patologia“.
Sono state queste le parole pronunciate da Gaetano Marchese, il direttore del 118 di Palermo, di 60 anni che lo scorso 15 Gennaio mentre si trovava in Sardegna, nella riviera del Corallo, ha accusato un forte dolore al petto, motivo per il quale si è subito recato presso l’ospedale di Alghero. Successivamente l’uomo ha chiesto il trasferimento al capoluogo siciliano, trasferimento avvenuto tramite elisoccorso.

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