Abbiamo già parlato dell’importanza della privacy e la relativa tutela sul web, un argomento all’ordine del giorno, soprattutto dopo le ultime disposizioni del Garante e le richieste stabilite dalla CNIL.
Per quanto riguarda la tutela della privacy, come da ultime disposizioni, gli utenti sappiamo bene che non vogliono essere per così dire “memorizzati” e chi sarà elaborato dal motore di ricerca, dovrà fornire espressamente il consenso, inoltre il sistema dovrebbe essere interpretato a livelli, ovvero semplici informazioni basilari per poi passare ai dettagli dell’utente.
Intanto già da tempo Google, ovvero dallo scorso 30 maggio, si è adeguato inserendo un modulo apposito per il diritto all’oblio, ovvero quel diritto sancito dal Garante ad essere cancellati dal motore di ricerca più importante del web.
Le richieste vengono esaminate dal colosso di Mountain View e pare che siano tantissime le richieste respinte, ma c’è chi si è preso la briga anche di raccogliere la maggior parte dei dati dei link rimossi da parte di Google, un appassionato statunitense che ha messo su un blog apposito dal nome molto chiaro: hiddenfromgoogle.com.
Ma intanto è la stessa azienda di Mountain View a chiedere agli utenti del web, come trovare i giusti pesi e le giuste misure, ovvero dove finisce il diritto all’oblio e dove inizia il diritto alla conoscenza pubblica del web.

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