Capita spesso di sentire questa parola nei luoghi più disparati come farmacie o supermercati: dispositivo medico infatti è il termine più generico col quale ci riferiamo alla prognosi, la diagnosi, il trattamento o la prevenzione di malattie e disturbi. Se ne trovano in vendita in qualsiasi negozio non necessariamente specializzato poiché per dispositivo medico oramai si intende anche qualsiasi accessorio adatto alla cura del dolore. Vengono raggruppati in base alla loro complessità e rischio potenziale per il paziente perché a seconda del modello sono più o meno invasivi.

Come si classificano i dispositivi medici?
I dispositivi medici a nostra disposizione includono banali cerotti e bende, apparecchi acustici, materassi e prodotti ortopedici, test di gravidanza. Persino le montature per lenti o le lenti a contatto correttive sono considerati tali. Le categorie in cui vengono raggruppate queste particolari apparecchiature mediche sono quattro. Nella prima rientrano i dispositivi considerati a basso rischio, di cui fanno parte gli esempi ad inizio paragrafo. Il fatto se costituiscono un rischio per il paziente è determinante. Per capirsi ancora meglio, possiamo aggiungere attrezzi come stampelle, sedie a rotelle, gli stetoscopi dei medici, tutta la strumentazione cioè per l’aiuto esterno di un paziente. In una seconda classe rientrano poi quei dispositivi medici a medio rischio, come ad esempio la strumentazione elettromedicale.
Appartengono infine alla terza categoria le apparecchiature ad alto rischio, ovvero congegni impiantabili come i cateteri cardiovascolari, o come quelli che contengono farmaci o derivati animali. Mentre è possibile reperire i primi oggetti praticamente ovunque senza obbligo di ricetta o altro, per le ultime due categorie è necessario qualche accorgimento in più. Al momento dell’acquisto, deve essere fornita assieme all’oggetto la propria documentazione tecnica, cioè dettagli sulla conformità del prodotto, la valutazione del rischio, una valutazione e l’analisi della costruzione e dei materiali utilizzati, ed infine il sistema qualità garantito dall’azienda produttrice.
La gamma dei dispositivi medici Spikecell
I dispositivi medici Spikecell sono stati creati sfruttando microcorrenti magnetiche e appartengono senza dubbio alla prima categoria. La linea infatti comprende guaine contenitive sia a vita bassa sia con pancera, pantaloni o leggins anticellulite tradizionali o a corsaro, con vita bassa o alta, capi impensabili come T-shirt e jeans. Ciò che contraddistingue questi prodotti è il materiale col quale vengono fabbricati: un nuovo tipo di tessuto composto da fibre di poliestere, silicio, rame e zinco. Questo mix è capace di produrre micro correnti magnetiche a scopo terapeutico stando semplicemente a contatto con il sudore della pelle. Un tessuto del genere è altamente tecnologico e senza accorgersene serve per la cura del dolore, infiammazioni sia croniche o acute. La guaina modellata a pantaloncino o i leggins anticellulite aderiscono perfettamente alle linee del corpo, garantendo l’assoluta libertà di movimento. L’estrema aderenza è esattamente ciò che permette ai materiali del tessuto di lavorare al meglio, per cancellare gli inestetismi. Un articolo come la T-shirt poi agisce in maniera del tutto invisibile: pensata per ridurre l’eccessiva sudorazione, anch’essa svolge il suo lavoro nascosta sotto ai vestiti.

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