Annamaria Franzoni è stata condannata in via definitiva a 16 anni di reclusione accusata dell’omicidio del figlio Samuele Lorenzi.
Ora la Franzoni è ammessa alla detenzione domiciliare. Secondo l’accusa, Annamaria Franzoni uccise il figlio prima di uscire di casa. Al momento dell’uccisione del piccolo, la donna indossava un pantalone del pigiama, e si trovava in ginocchio sul letto, questo impedì che una parte del piuomne si imbrattasse di sangue. D’altra parte, invece, la difesa, afferma che Annamaria non uccise il figlio, che fu colpito ed ucciso da una persona estranea che si introdusse nella villetta della famiglia Lorenzi mentre la mamma era uscita da casa per accompagnare l’altro figlio alla fermata dell’autobus. Inoltre, l’assissino, sempre secondo la difesa, non indossava il pigiama di Annamaria che si trovava sul leto e si macchiò dunque di sangue, non permettendo agli schizzi di sangue di macchiare una parte del piumone.

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.