Il giornalismo si va evolvendo rapidamente, più di quanto si possa credere. Dal data journalism siamo passati al mobile journalism per arrivare al glass journalism, il giornalismo degli occhiali.
Che cos’è? Il computer e il tablet non bastano più: tutto si gioca sulla connettività completa e su uno strumento, il Google glass, che consente di trasferire i comandi immediatamente attraverso questi occhiali portentosi.
Tra l’altro, Google ha stipulato ultimamente con l’italiana Luxottica un importante accordo commerciale per rendere appetibili questi occhiali anche da un punto di vista estetico, con formidabili disegni alla moda.
A pensare al glass journalism è stato il professor Robert Hernandez della Ucs Anneberg School for communications e& journalism, che ha organizzato un interessante corso per il prossimo autunno.
Almeno inizialmente, parteciperanno al corso dodici studenti della scuola di giornalismo, ma anche di altre facoltà come ingegneria, relazioni pubbliche e design, con l’idea di creare apposite app per i Google glass, deputate alla diffusione di notizie e informazioni giornalistiche.

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.