L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il modo in cui l’industria dell’intrattenimento affronta la scomparsa di attori famosi. Grazie a tecnologie avanzate, è ora possibile ricreare attori defunti, sfruttando le loro immagini e voci per nuove produzioni. Tuttavia, questa pratica solleva significativi dilemmi etici e legali.
Il processo di “resurrezione digitale” si basa sull’utilizzo di una grande quantità di materiale sorgente, come immagini e video delle opere precedenti degli artisti, per creare versioni digitali estremamente realistiche.
Queste possono variare da semplici immagini 2D a personaggi 3D completamente immersivi, utilizzabili in media interattivi come videogiochi e realtà aumentata. La disponibilità di dati più dettagliati forniti dagli attori viventi può consentire l’uso delle loro immagini digitali per una gamma più ampia di interazioni, come avatar interattivi che possono inviare messaggi vocali e persino diventare “amici digitali” dell’utente.
Nonostante il potenziale tecnologico, l’uso dell’AI per ricreare attori deceduti ha sollevato preoccupazioni in diversi ambiti. Sotto il profilo etico, vi sono preoccupazioni riguardanti il consenso e il rispetto per la memoria dei defunti. Ad esempio, Zelda Williams, figlia dell’attore Robin Williams, ha espresso disagio per l’uso dell’immagine e della voce di suo padre tramite AI. La preoccupazione principale riguarda l’uso di tali tecnologie per modificare i dialoghi o creare nuove scene con attori deceduti, senza il loro consenso esplicito o quello delle loro famiglie.
In ambito legale, emergono questioni relative ai diritti di proprietà intellettuale. Attualmente non esiste un quadro normativo adeguato per regolare l’uso delle immagini degli attori defunti, lasciando uno spazio grigio che le case di produzione possono sfruttare a proprio vantaggio. Gli attori doppiatori, in particolare, sono a rischio, poiché per il pubblico è quasi impossibile distinguere tra una voce reale e una generata da AI.
D’altra parte, alcune personalità dell’industria come Tom Hanks e Susan Sarandon hanno espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità che la loro immagine venga utilizzata per farli dire o fare cose oltre il loro controllo.
Una soluzione proposta per affrontare queste questioni etiche è quella di ricorrere a metodi non AI, come il ricasting di un personaggio con un altro attore o il ritiro del personaggio in onore dell’attore defunto. Un esempio notevole è il film “Black Panther: Wakanda Forever”, dove il personaggio interpretato dal defunto Chadwick Boseman non è stato digitalmente ricreato.
Dunque, mentre la tecnologia AI offre possibilità straordinarie nel mondo dell’intrattenimento, è fondamentale che il suo uso sia bilanciato con un attento esame delle implicazioni etiche e legali coinvolte. La discussione in corso sulle pratiche appropriate e le normative in questo ambito è essenziale per garantire che la tecnologia sia utilizzata in modo responsabile e rispettoso.
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