Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha fatto irruzione nella nostra quotidianità, e il suo impatto sulla politica non è certo passato inosservato. Mentre molti temevano che l’IA potesse essere utilizzata per diffondere disinformazione su larga scala, la realtà attuale sembra essere meno minacciosa di quanto si pensasse. Piuttosto che ingannare le masse, le immagini generate dall’IA sono diventate un nuovo genere di meme, usate più per divertire che per fuorviare.

L’IA e la Cultura dei Meme: Una Miscela di Ironia e Satira
La recente ondata di immagini e video creati dall’IA, spesso condivisi sui social network come X (ex Twitter) o Truth Social, si distingue per un’estetica peculiare e facilmente riconoscibile. Un esempio emblematico è la recente diffusione di immagini di Kamala Harris che parla davanti a una folla di comunisti dei cartoni animati, o il video di Donald Trump e Elon Musk che ballano in modo esagerato. Queste creazioni, benché tecnicamente impressionanti, condividono tutte un “look AI” che è già diventato un cliché: colori brillanti, persone idealizzate e un’atmosfera che ricorda un sogno surreale.
Come ha scritto Caroline Mimbs Nyce sull’Atlantic, queste immagini spesso appaiono “una strana miscela di cartone animato e paesaggio onirico”, con colori saturi e un’illuminazione drammatica. Questo stile non solo rende le immagini facilmente identificabili come prodotti dell’IA, ma le colloca anche saldamente nel regno della satira e dell’umorismo ironico.
L’Impatto sui Social Media: Un’Onda di Spazzatura Riconoscibile
Contrariamente alle paure iniziali, le immagini generate dall’IA non stanno sommergendo il pubblico con falsità indistinguibili dalla realtà. Al contrario, la maggior parte di queste immagini è riconoscibile come una forma di scherzo o meme. Questo è particolarmente vero all’interno di comunità online come X, dove l’ironia e l’umorismo tagliente sono la norma. In questi contesti, le immagini dell’IA diventano solo un altro strumento per fare satira, permettendo ai loro creatori di evitare le accuse di disinformazione con la scusa dell’ironia.
Ad esempio, Elon Musk è riuscito a farla franca condividendo un video manipolato di Kamala Harris, poiché il contesto umoristico in cui è stato postato lo rendeva chiaramente uno scherzo. Tuttavia, non sempre è così facile discernere tra ironia e serietà. Quando Donald Trump pubblica immagini false che suggeriscono un supporto di massa da parte dei fan di Taylor Swift, non è immediatamente chiaro se ci creda davvero o se stia partecipando al gioco satirico.
Il Futuro dei Meme dell’IA: Un’Icona Estetica di un’Epoca
L’attuale ondata di immagini dell’IA è destinata a diventare un simbolo estetico di questo periodo storico. Proprio come i video dai colori granulosi richiamano gli anni ’80 o le pagine web grigie ci riportano agli albori di Internet, le immagini brillanti e surreali create dall’IA saranno inevitabilmente associate al 2024.
Tuttavia, c’è un lato oscuro. La diffusione di immagini create dall’IA potrebbe minare la fiducia del pubblico nelle immagini autentiche. In un mondo in cui tutto può essere falsificato, diventa più difficile distinguere il vero dal falso. Questo cinismo può essere facilmente sfruttato per diffondere ulteriormente la disinformazione, specialmente in momenti critici come quelli che precedono le elezioni.
Conclusione: Un’IA meno pericolosa, ma altrettanto divisiva
Per ora, l’IA non ha ancora realizzato la temuta distopia della disinformazione di massa. Invece, ha trovato un ruolo nel mondo dei meme e della satira, dove il suo potenziale distruttivo è limitato dalla sua stessa riconoscibilità. Questo è un bene per la salute della sfera pubblica, ma potrebbe segnare un danno a lungo termine per la reputazione dell’IA stessa. Mentre ci avventuriamo sempre più nel futuro digitale, rimane da vedere se l’IA riuscirà a superare questa fase di “spazzatura” ironica e a trovare un utilizzo più nobile e costruttivo.