La febbre dei pappagalli, o psittacosi, è un’infezione batterica causata dal batterio Chlamydia psittaci, che colpisce prevalentemente gli uccelli ma può essere trasmessa anche all’uomo, principalmente attraverso il contatto con secrezioni di uccelli infetti, come feci essiccate o polvere di piume. Nonostante sia considerata una malattia rara, l’Europa ha assistito a un aumento preoccupante dei casi a partire dalla fine del 2023, con Austria, Danimarca, Germania, Svezia e Paesi Bassi che hanno segnalato casi in crescita e, in alcuni casi, decessi associati.

In Austria, il numero di casi confermati nel 2023 ha superato la media degli anni precedenti, con un’ulteriore crescita nei primi mesi del 2024. Analogamente, la Danimarca ha registrato un aumento significativo di casi, soprattutto a partire dalla fine del 2023, con diversi pazienti ricoverati in ospedale e alcuni decessi. Anche la Germania ha segnalato un incremento di casi nel dicembre 2023 e all’inizio del 2024, con la maggior parte dei pazienti che presentavano polmonite. La Svezia e i Paesi Bassi hanno anch’essi riportato un aumento dei casi, rispettivamente, nel novembre-dicembre 2023 e da dicembre 2023 a febbraio 2024.
La trasmissione a esseri umani avviene principalmente attraverso l’inalazione di particelle aerotrasportate provenienti da secrezioni respiratorie, feci essiccate o polvere di piume degli uccelli infetti. Non è richiesto un contatto diretto con gli uccelli per contrarre l’infezione. Le persone più a rischio includono chi lavora con uccelli domestici, operatori avicoli, veterinari, proprietari di uccelli domestici e giardinieri in aree dove il C. psittaci è epizootico nella popolazione di uccelli autoctoni.
I sintomi della psittacosi nell’uomo possono variare da lievi a gravi, includendo febbre, brividi, mal di testa, dolori muscolari e tosse secca, con i sintomi che si manifestano generalmente da 5 a 14 giorni dopo l’esposizione al batterio. Sebbene il trattamento tempestivo con antibiotici sia efficace nel prevenire complicazioni come la polmonite, la malattia può essere grave e, in casi rari, letale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di aumentare la consapevolezza tra i clinici per testare i casi sospetti di psittacosi, sensibilizzare i proprietari di uccelli domestici e in gabbia sul fatto che il patogeno può essere portato senza segni apparenti di malattia, e promuovere buone pratiche igieniche tra coloro che hanno a che fare con uccelli, le loro feci e il loro ambiente. È anche consigliata la quarantena per gli uccelli di nuova acquisizione e la consultazione di un veterinario in caso di uccelli malati.
Questo recente aumento dei casi in Europa sottolinea l’importanza della vigilanza e delle misure preventive, sia tra coloro che lavorano a stretto contatto con gli uccelli che nella popolazione generale, per limitare la diffusione di questa malattia zoonotica e proteggere la salute pubblica.

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