Negli ultimi anni Dubai ha consolidato la propria immagine di centro economico internazionale, attraendo imprese, investitori e professionisti grazie a un sistema fiscale competitivo e a un ambiente favorevole al business.
L’evoluzione normativa in materia di residenza fiscale ha però portato a significativi aggiornamenti, culminati con le nuove regole introdotte nel 2025.
Queste modifiche hanno lo scopo di chiarire i criteri per stabilire la residenza fiscale delle persone fisiche e delle società, in linea con gli standard internazionali e con gli impegni assunti dagli Emirati Arabi Uniti nei confronti di organismi multilaterali.
Per i cittadini e le imprese che desiderano trasferire la propria residenza a Dubai è quindi fondamentale comprendere le novità introdotte, le condizioni richieste e le implicazioni pratiche che ne derivano.
La seguente guida approfondisce le nuove disposizioni, illustrando i criteri principali, le differenze rispetto al passato e le conseguenze per chi intende stabilirsi o già vive negli Emirati.
La trattazione è organizzata in tre sezioni che analizzano in dettaglio i punti chiave, offrendo una panoramica completa per chi non ha familiarità con il tema.

Le principali novità introdotte dalla normativa del 2025
La nuova normativa del 2025 rappresenta un cambiamento significativo nell’approccio degli Emirati Arabi Uniti alla determinazione della residenza fiscale.
Le disposizioni chiariscono i requisiti minimi di permanenza e introducono criteri più rigorosi per distinguere tra residenza effettiva e legami economici o familiari.
Queste regole hanno l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza, prevenire abusi e favorire una conformità internazionale, in particolare rispetto alle linee guida dell’OCSE.
Allo stesso tempo, mirano a rafforzare la credibilità del sistema fiscale di Dubai, riducendo il rischio che venga percepito come una giurisdizione di comodo.
Requisiti di permanenza fisica
Uno degli aspetti centrali delle nuove disposizioni riguarda il tempo minimo di permanenza richiesto per essere considerati residenti fiscali.
Il periodo stabilito è di almeno 183 giorni nell’arco di un anno solare, in linea con gli standard applicati da molti Paesi.
In alcuni casi specifici, come per chi dispone di una dimora stabile e di legami familiari negli Emirati, il requisito può essere ridotto a 90 giorni, purché siano soddisfatte ulteriori condizioni documentabili.
Questa differenziazione è stata introdotta per distinguere tra chi mantiene un’effettiva presenza nel Paese e chi cerca di ottenere vantaggi fiscali senza radicamento reale.
Criteri legati all’abitazione e ai legami familiari
Oltre al requisito temporale, la normativa prevede la valutazione di fattori legati alla vita personale.
L’esistenza di un’abitazione permanente negli Emirati rappresenta un elemento determinante per stabilire la residenza fiscale.
Tale abitazione può essere di proprietà o in locazione, ma deve essere utilizzata in maniera continuativa e dimostrabile.
Anche i legami familiari rivestono un ruolo centrale: la presenza del coniuge o dei figli nel Paese è considerata un segnale di radicamento significativo, in grado di rafforzare la posizione del richiedente.
Attività economiche e legami professionali
Un ulteriore criterio previsto riguarda l’attività economica svolta a Dubai.
Chi possiede o gestisce un’attività imprenditoriale, partecipa a un’impresa locale o ricopre un ruolo manageriale in una società con sede negli Emirati, può acquisire la residenza fiscale, anche con un periodo di permanenza inferiore ai 183 giorni.
Questo approccio riflette l’importanza attribuita dalla normativa alla connessione economica con il territorio, elemento ritenuto essenziale per stabilire una residenza effettiva.
Differenze rispetto al passato e confronto con altri sistemi
Le modifiche introdotte nel 2025 segnano un’evoluzione importante rispetto al quadro normativo precedente.
Se in passato i requisiti apparivano meno strutturati e più flessibili, ora le condizioni sono state formalizzate con criteri oggettivi e documentabili.
L’adeguamento ha reso il sistema più simile a quello in vigore in molte altre giurisdizioni, garantendo maggiore coerenza e riducendo aree di incertezza interpretativa.
Per comprendere la portata del cambiamento è utile analizzare le principali differenze e confrontare le nuove regole con altri ordinamenti.
Maggiori obblighi di documentazione
In passato era sufficiente presentare alcune dichiarazioni o dimostrare la permanenza tramite visti e timbri di ingresso.
Con la riforma del 2025 vengono invece richieste prove documentali più articolate, come contratti di locazione registrati, bollette intestate e documentazione scolastica dei figli.
L’obiettivo è ridurre la discrezionalità e rendere il processo più trasparente e verificabile.
Allineamento con gli standard internazionali
Una delle novità più significative riguarda l’allineamento con le raccomandazioni dell’OCSE in materia di residenza fiscale.
Gli Emirati hanno adottato criteri riconosciuti a livello globale, come la soglia dei 183 giorni e la valutazione dei legami familiari ed economici.
Questo passo rafforza la posizione del Paese come hub internazionale, riducendo al contempo il rischio di conflitti con altri Stati sulle doppie imposizioni.
Confronto con altri Paesi a fiscalità agevolata
Molte giurisdizioni che offrono vantaggi fiscali applicano regole stringenti sulla residenza per evitare contestazioni.
Il nuovo quadro normativo di Dubai si avvicina a quello di Paesi europei che hanno introdotto regimi speciali per attrarre investitori e professionisti, pur mantenendo controlli severi sulla permanenza e sui legami con il territorio.
Questa convergenza contribuisce a rafforzare l’immagine degli Emirati come giurisdizione credibile e rispettosa delle pratiche internazionali.
Le implicazioni pratiche per cittadini e imprese
Le nuove regole del 2025 hanno conseguenze dirette per chi desidera stabilire la residenza fiscale a Dubai, sia come individuo sia come titolare di un’attività.
Gli obblighi documentali più stringenti e la necessità di dimostrare un effettivo radicamento nel Paese rendono indispensabile una pianificazione accurata. Comprendere le condizioni e organizzarsi in anticipo può fare la differenza tra il riconoscimento della residenza e un eventuale rigetto della richiesta.
Impatto per i lavoratori e i professionisti
Per i lavoratori autonomi e i professionisti, il rispetto dei nuovi criteri comporta la necessità di dimostrare la presenza nel Paese attraverso contratti di lavoro, registrazioni fiscali e prove della continuità della permanenza.
L’aspetto familiare e la disponibilità di un’abitazione stabile diventano elementi decisivi, da considerare attentamente già nella fase iniziale di trasferimento.
Effetti per le imprese e gli investitori
Le imprese straniere che stabiliscono una sede a Dubai devono ora fornire maggiori dettagli sulla gestione effettiva delle attività.
Non è sufficiente registrare una società, ma occorre dimostrare che le decisioni chiave vengono prese localmente e che esiste un’effettiva struttura operativa.
Questo cambiamento intende rafforzare l’immagine degli Emirati come centro economico reale, scoraggiando la creazione di entità meramente formali.
Aspetti fiscali e accordi contro le doppie imposizioni
Un ulteriore elemento da considerare riguarda le implicazioni sugli accordi internazionali contro la doppia imposizione.
Il riconoscimento della residenza fiscale a Dubai permette di accedere ai benefici previsti dai trattati sottoscritti dagli Emirati, ma richiede un’attenta valutazione della posizione personale o societaria nei confronti del Paese di origine.
Le nuove regole puntano a garantire coerenza con gli standard globali, riducendo il rischio di controversie fiscali e favorendo una maggiore stabilità per chi sceglie Dubai come base operativa o residenziale.
Hai capito quali sono le Nuove Regole sulla Residenza Fiscale a Dubai?
Le nuove regole sulla residenza fiscale a Dubai introdotte nel 2025 segnano un punto di svolta importante, con un sistema più chiaro, documentato e allineato agli standard internazionali.
L’obiettivo dichiarato è rafforzare la credibilità della giurisdizione, attrarre investitori seri e garantire un radicamento effettivo di cittadini e imprese sul territorio.
Per chi intende trasferirsi a Dubai diventa quindi fondamentale conoscere nel dettaglio i criteri richiesti, pianificare attentamente la propria posizione e predisporre la documentazione necessaria.
La comprensione di queste regole consente non solo di evitare errori e contestazioni, ma anche di sfruttare in modo consapevole le opportunità che il contesto economico e fiscale degli Emirati Arabi Uniti continua a offrire.
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