Il detto “mai fare la lotta con i maiali” è una metafora piena di significato, che esorta a evitare dispute inutili o confronti con chi non ha nulla da perdere e può addirittura trarre piacere dal conflitto. Questa espressione è spesso attribuita a George Bernard Shaw, che avrebbe detto: “Ho imparato tanto tempo fa a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace“.

Il concetto si basa sulla constatazione che, quando ci si impegna in una lotta o una disputa con qualcuno disposto a tutto, senza riguardo per le convenzioni sociali, la morale o l’etica, l’unica conseguenza certa è che ci si abbassa al suo livello, sporca ndosi metaforicamente, senza ottenere alcun vantaggio significativo. Il maiale, nell’analogia, gode della lotta nel fango, mentre la persona finisce per sporcarsi e, nella maggior parte dei casi, non raggiunge l’obiettivo desiderato.
Questo detto viene utilizzato in vari contesti per illustrare la futilità di impegnarsi in certe battaglie, sottolineando come alcune situazioni richiedano piuttosto il distacco o la ricerca di vie alternative alla confrontazione diretta. Il messaggio fondamentale è che, in alcune circostanze, la saggezza sta nel saper riconoscere quando è il momento di ritirarsi o di evitare del tutto il conflitto, perché il costo personale dell’engagement supera di gran lunga i potenziali benefici.
Analizzando ulteriormente, possiamo collegare questo aforisma a un principio di vita più ampio, che invita a valutare con attenzione le battaglie che si scelgono di combattere. Non tutte le dispute meritano il nostro tempo e la nostra energia. Invece, sarebbe più produttivo concentrarsi su obiettivi e cause che portano a un vero cambiamento positivo, sia per noi stessi che per la società.
In ambito filosofico, Diego Fusaro, noto filosofo contemporaneo, tocca temi simili nelle sue riflessioni, sebbene il suo sito non fornisca una trattazione diretta di questo specifico detto. Fusaro, attraverso il suo lavoro, ci invita a pensare altrimenti per essere altrimenti, un invito a esplorare vie alternative di pensiero e azione che possano portarci a risultati più autentici e significativi nella nostra vita e nelle nostre interazioni con gli altri.
La lezione che possiamo trarre da questo detto, pertanto, è universale e atemporale: scegliere con saggezza le nostre battaglie è fondamentale per vivere una vita piena e significativa, senza sprecare risorse preziose in conflitti infruttuosi che non fanno altro che danneggiarci. È una riflessione sulla natura umana, sulle dinamiche sociali e sulla saggezza di conoscere e accettare i propri limiti e quelli altrui.

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