Ce ne sono di ogni tipo: quelle per giocare, quelle per informarsi, quelle per tenersi in forma e registrare quante calorie si assumono in un giorno. Di cosa stiamo parlando? Di cosa se non delle milioni di applicazioni che popolano smartphone e tablet degli utenti di tutto il mondo.
Tutto fantastico, se non fosse che queste app possono accedere a tutti i dati sensibili degli utenti che li utilizzano: numeri della rubrica, mail, dati di localizzazione, foto.
Tutto questo ha indispettito e non poco i Garanti della privacy, e anche quello italiano aderirà alla “privacy sweep 2014”, un’indagine che coinvolgerà 28 autorità internazionali e le maggiori piattaforme del mondo, per scoprire se e quali violazioni alle normative vigenti queste applicazioni violano.
Agli utenti non resta che aspettare i risultati, che si avranno il prossimo autunno.

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.