Il mistero che per mesi ha avvolto l’oggetto interstellare ‘3I/ATLAS’ è stato finalmente svelato. Grazie a nuove, eccezionali immagini, gli scienziati hanno confermato la sua vera natura, offrendoci uno sguardo senza precedenti su un visitatore proveniente da un altro sistema solare.

La conferma: ‘Oumuamua è una cometa
Le immagini più nitide mai ottenute, catturate dal Gemini South Observatory in Cile, non lasciano spazio a dubbi. L’oggetto, che sfreccia verso il Sole a una velocità impressionante di 221.000 chilometri orari, mostra una chioma brillante attorno al suo nucleo e una lunga coda, caratteristiche inequivocabili di una cometa.
A confermarlo è stato il Dott. Mark Norris dell’Università del Lancashire, che ha dichiarato: “Queste nuove immagini dimostrano chiaramente che ‘3I/ATLAS’ è una cometa”. La sua traiettoria e il suo aspetto risolvono così un dibattito che ha appassionato la comunità scientifica e non solo.
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Indizi sulla nascita di altri mondi
Ma perché questa scoperta è così importante? La risposta risiede nella sua composizione. Secondo il Dott. Matthew Genge dell’Imperial College di Londra, l’atmosfera di questa cometa interstellare contiene più anidride carbonica e meno acqua rispetto a quelle originate nel nostro Sistema Solare.
Questa differenza suggerisce che ‘3I/ATLAS’ si sia formata in una regione molto più fredda e distante dalla sua stella madre. I dati raccolti offrono quindi agli scienziati preziose informazioni sui meccanismi di formazione planetaria in sistemi stellari lontani, aprendo una finestra su come nascono mondi diversi dal nostro.
In sintesi
L’identificazione di ‘3I/ATLAS’ come cometa non è solo la soluzione di un enigma celeste, ma un passo avanti fondamentale per la nostra conoscenza dell’universo. Ogni visitatore interstellare che riusciamo a studiare ci racconta un pezzo di storia di sistemi solari lontani.