Un’analisi condotta da SE Ranking su oltre 10.000 parole chiave ha messo in luce una dinamica sorprendente della modalità AI di Google: i risultati restituiti per la stessa query possono cambiare fino al 91% delle volte. Questo dato pone interrogativi cruciali su trasparenza, coerenza e visibilità SEO nel nuovo ecosistema dominato dall’intelligenza artificiale.
Volatilità nei risultati: solo il 9,2% degli URL è coerente tra test
Lo studio ha evidenziato che, quando una stessa query viene sottoposta tre volte alla modalità AI in una sola giornata, la corrispondenza degli URL è minima:
- 91% di variazione degli URL tra test ripetuti
- Solo il 9,2% di URL è rimasto invariato
- Sovrapposizione a livello di dominio leggermente più alta, al 14,7%
Questo significa che le risposte AI non sono statiche, ma si adattano dinamicamente – un comportamento completamente diverso rispetto alla SERP classica di Google.
Solo il 14% degli URL AI coincidono con la top 10 organica
Quando si confrontano i risultati della modalità AI con quelli della ricerca organica tradizionale, lo scollamento è evidente:
- Solo il 14% degli URL AI combacia con la top 10 organica
- A livello di dominio, la corrispondenza sale al 21,9%
- Nel 17,9% dei casi, non c’è alcuna sovrapposizione con i risultati organici
Questo suggerisce che l’AI Mode opera secondo criteri propri, potenzialmente disaccoppiati dagli algoritmi di ranking SEO tradizionale.
Come funziona la selezione delle fonti in AI Mode
Ogni risposta AI di Google contiene in media 12,6 citazioni. La maggior parte dei link è in formato:
- Link a blocco: 90,8%
- Link testuali incorporati: 8,9%
- Stile AIM SERP: solo 0,3%
Tra i domini più frequentemente citati emergono:
- Indeed – 1,8%
- Wikipedia – 1,6%
- Reddit – 1,5%
- YouTube – 1,4%
- NerdWallet – 1,2%
Le proprietà Google (in particolare i profili aziendali su Google Maps) rappresentano il 5,7% di tutti i link citati.
Differenze tra AI Mode e AI Overviews
Lo studio ha anche confrontato la modalità AI di Google con le sue panoramiche AI (AI Overviews). Anche qui la coerenza è minima:
- Sovrapposizione URL: 10,7%
- Sovrapposizione dominio: 16%
Nonostante entrambe le funzionalità siano alimentate da intelligenza artificiale, sembrano operare con dataset e logiche differenti, confermando che non esiste una “verità unica” AI in Google.
Cosa significa questo per SEO e content marketing?
La volatilità della modalità AI può sembrare una sfida, ma apre anche nuove opportunità strategiche:
Vantaggi
- Più rotazione nei risultati → maggiori possibilità di visibilità
- Citazioni frequenti di fonti nuove o secondarie
- Possibilità per contenuti di qualità di emergere anche fuori dalla top 10 organica
Sfide
- Difficoltà nel monitorare il posizionamento
- Maggiore necessità di diversificare contenuti e piattaforme
Secondo Search Engine Journal, il futuro dell’ottimizzazione passa dalla qualità e autorità del dominio, più che dalla posizione organica.
Fonti autorevoli citate:
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