Nonostante gli inventori dell’MP3 hanno, apparentemente, abbandonato il formato, gli esperti del settore dicono che c’è ancora vita nel suo futuro.
Le analisi tecniche dicono che l’abbandono degli inventori di tale formato non stanno a significare che il formato è morto, l’ente di ricerca Fraunhofer IIS, che ha iniziato a sviluppare il formato MP3 nella fine degli anni ’80, di recente ha detto di aver terminato il ‘programma di licenza per alcuni brevetti e software relativi all’mp3’ a partire dal 23 aprile 2016.
Mentre molti siti hanno ipotizzato che questo possa significare la morte dell’MP3 come formato, l’industria è molto più ottimista. Il direttore delle operazioni del servizio CD-ripping Murfie, ha rivelato che la fine delle licenze MP3 non avranno alcun effetto sulle attività della sua azienda.
“Continueremo ad usare MP3 come abbiamo fatto in passato, in quanto la licenza in scadenza non interesserà direttamente l’utilizzo o la capacità di transcodifica in formato MP3”.
Nel frattempo, Jeff Gamet a Mac Observer afferma che l’MP3 oggi segue l’esempio del formato grafico GIF. Il brevetto per le GIF è scaduto oltre 10 anni fa, dice, ma il formato è ora senza dubbio più diffuso che mai. Ma può l’MP3 seguire questo esempio e recuperare i giorni di gloria degli anni 2000?
Fraunhofer afferma che mentre l’MP3 è “ancora molto popolare tra i consumatori”, altri codec offrono una migliore efficienza e funzionalità, tra questi si può citare l’MPEG-H, al quale la società sta lavorando.
L’MP3 è ancora un formato “dominante” soprattutto per i download, non è così comune quando si tratta di streaming, i servizi come Spotify, Apple Music e Tidal utilizzano formati forse meno noti ma di maggiore qualità come OGG, AAC e FLAC.
“Il nostro pane quotidiano legato allo streaming senza perdita di dati e download per i nostri utenti, ed è così che utilizziamo codec lossless”.
Che cosa significa la fine della concessione di licenze significa per l’utente in termini pratici? Se mai si estraesse un MP3 da un CD musicale o lo si è acquistato in uno store online, allora l’azienda coinvolta deve pagare una “tassa” per la licenza Fraunhofer. Ora, la società invece non dovrà farlo più, ma comunque gli MP3 saranno sempre disponibili.

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