“Mi ha perseguitata per mesi senza un motivo. Centinaia di telefonate e di sms. Conobbi il signor Bernardinelli il 31 dicembre del 2008 a una festa di capodanno, pochi giorni dopo ebbi un grave incidente e lui mi venne a trovarmi in ospedale. Sembrava un angelo.Cominciò a telefonarmi e a mandarmi messaggi senza nessuna ragione, mi chiedeva un rapporto più intimo che io ho sempre respinto”.
E ancora “Mi citofonava all’improvviso per chiedermi di vederlo ma io non volevo. Poi la sera 15 marzo del 2009 accetto un invito a cena per tentare di chiarire definitivamente la situazione. Sembra che la mia spiegazione lo convinca. Sale a casa per riprendere il suo cellulare e azzarda un’avance. Lo respingo, tira fuori una pistola, la scambio per vera ma è un giocattolo: sono terrorizzata. Poi mi picchia e mi rompe il naso”.
Con queste parole l’attrice, showgirl e cantante statunitense di origine italo-tedesca Gianna Lou Müller nota con il nome d’arte Nadia Cassini ha raccontato, nel corso dell’udienza in Tribunale, il dramma che ha vissuto ad essere perseguitata per anni, esattamente dal 2009, da Alberto Bernardinelli.
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