Perché non riesci a lasciare andare quella persona?

Non riesci a lasciare andare una persona

Ti ritrovi a pensare costantemente a lui o a lei, a ripercorrere i momenti passati insieme, a scrutare i social in cerca di un indizio, di un perché. Sembra impossibile, ma non riesci a lasciare andare quella persona. Che si tratti di un amore finito, di una relazione mai sbocciata o di un legame tossico, la sensazione è quella di essere incatenati a un passato che non vuole saperne di svanire.

Non sei solo in questo. È un’esperienza umana, profonda e spesso dolorosa. Ma perché accade? E, soprattutto, come se ne esce?

Non riesci a lasciare andare una persona

Le radici di un legame che non si spezza

Capire cosa ci tiene ancorati a una persona è il primo passo per iniziare a liberarsi. Spesso, non è solo l’amore a trattenerci, ma un insieme di paure e bisogni più profondi.

  • La paura del vuoto: L’idea di un futuro senza quella persona può essere terrificante. Chi riempirà le tue giornate, i tuoi pensieri? Questa paura del vuoto, della solitudine, può essere così forte da far preferire il dolore della nostalgia alla vertigine dell’ignoto.
  • La mancanza di un punto: Molte relazioni finiscono senza una vera e propria chiusura. Frasi non dette, domande senza risposta, un’ambiguità che lascia la porta socchiusa alla speranza. Questa assenza di un finale netto rende difficile per la nostra mente archiviare l’esperienza e andare avanti.
  • L’idealizzazione del passato: La memoria è un’artista talentuosa. Spesso, con il tempo, tende a cancellare i momenti difficili e a dipingere con colori vivaci solo i ricordi felici. Ci si ritrova così a desiderare non tanto la persona reale, quanto una versione idealizzata di ciò che era, o di ciò che avrebbe potuto essere.
  • Un’abitudine confortante: Le relazioni, anche quelle che ci fanno soffrire, creano delle routine. La telefonata della buonanotte, il caffè del mattino, i piccoli riti quotidiani. Perdere quella persona significa anche perdere un’abitudine, una zona di comfort che, per quanto imperfetta, ci era familiare.

Come iniziare a voltare pagina

Lasciare andare non significa dimenticare, ma smettere di permettere al passato di controllare il presente. È un processo, non un interruttore che si spegne. E richiede pazienza e gentilezza verso se stessi.

1. Accetta il dolore, ma non lasciare che ti definisca: È normale soffrire. Rabbia, tristezza, confusione sono emozioni legittime. Non reprimerle, ma non permettere che diventino l’unica cosa che provi. Concediti dei momenti per piangere, per scrivere i tuoi pensieri su un diario, per sfogarti con un amico fidato. Ma poi, alzati e fai qualcosa per te.

2. Taglia i ponti (almeno per un po’): Vedere continuamente quella persona sui social, cercarla o sperare in un suo messaggio non fa che riaprire la ferita. Il “no contact” non è una cattiveria, ma un atto di autotutela necessario. Silenzia i suoi profili, archivia le chat, crea uno spazio digitale e mentale libero dalla sua presenza.

3. Riscopri chi sei: Spesso, in una relazione, il “noi” prende il sopravvento sull’ “io”. Ora hai l’opportunità di riscoprire i tuoi interessi, le tue passioni, le cose che ti facevano stare bene prima di incontrare quella persona. Iscriviti a quel corso che rimandavi da tempo, organizza un viaggio con gli amici, dedica del tempo a un hobby che avevi trascurato.

4. Crea nuove routine: Il vuoto lasciato dalle vecchie abitudini può essere riempito con nuove consuetudini positive. Una passeggiata al mattino, un podcast interessante durante il tragitto per il lavoro, una serata dedicata alla lettura o a un film. Piccoli cambiamenti che, giorno dopo giorno, costruiscono una nuova normalità.

5. L’amore non corrisposto: una sfida in più: Se i tuoi sentimenti non sono mai stati ricambiati, il processo può essere ancora più complesso. Si tratta di elaborare il lutto non per qualcosa che è stato, ma per qualcosa che non sarà mai. In questo caso, è fondamentale smettere di alimentare la speranza e confrontarsi con la realtà. Ricorda a te stesso che meriti qualcuno che scelga di essere con te con la stessa intensità con cui tu lo desideri.

Voltare pagina non è un percorso lineare. Ci saranno giorni buoni e giorni in cui ti sembrerà di essere tornato al punto di partenza. Sii indulgente con te stesso. Ogni passo, anche il più piccolo, è un progresso. Circondati di persone che ti vogliono bene, che ti ricordano il tuo valore e che ti aiutano a guardare avanti. E se il peso dovesse sembrare troppo grande da sostenere da solo, non esitare a chiedere l’aiuto di un professionista.

Ricorda, lasciare andare non è una sconfitta, ma un atto di coraggio e di amore verso la persona più importante della tua vita: te stesso.

By Angela Buonuomo

Angela Buonomo è una content writer appassionata di attualità, innovazione e cultura digitale. Laureata in Comunicazione, unisce precisione giornalistica e curiosità creativa per raccontare le notizie con uno stile chiaro e coinvolgente. Ama scoprire le tendenze del web, esplorare le novità tecnologiche e condividere curiosità che stimolano il pensiero critico e la voglia di approfondire. Sul nostro sito, firma articoli che informano, sorprendono e semplificano anche i temi più complessi.

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