Le imposte sulle imprese sono al centro di una serie di novità normative per il 2025 in Italia, frutto della Legge di Bilancio e dei Decreti attuativi della Riforma Fiscale. L’obiettivo comune è spingere gli investimenti, l’occupazione stabile e una gestione aziendale più virtuosa, offrendo un quadro fiscale dinamico e ricco di opportunità.
Una delle misure più rilevanti per le società di capitali è l’introduzione dell’IRES premiale, che prevede la riduzione dell’aliquota ordinaria dal 24% al 20% per il solo periodo d’imposta 2025. Non è una riduzione per tutti: il beneficio è riservato alle imprese che rispettano precise condizioni, premiando chi reinveste. Per accedere, un’impresa deve:

- Accantonare almeno l’80% dell’utile 2024 in un’apposita riserva.
- Investire in beni strumentali nuovi 4.0 o 5.0 (Investimenti Rilevanti) un importo minimo calcolato come il maggiore tra il 30% dell’utile accantonato, il 24% dell’utile 2023 o 20.000 euro.
- Mantenere o aumentare l’occupazione nel 2025 rispetto alla media del triennio precedente e realizzare un incremento occupazionale di almeno l’1% di lavoratori a tempo indeterminato (con un minimo di un lavoratore).
- Non ricorrere alla Cassa Integrazione (salvo eventi eccezionali) nel 2024 e 2025.
Questa Mini IRES al 20% è cumulabile con altri incentivi come i crediti d’imposta per Transizione 4.0 e 5.0, rendendola uno strumento potente per la modernizzazione aziendale.
Incentivi per gli Investimenti e l’Innovazione
Il capitolo degli incentivi è cruciale per la competitività.
- Credito d’Imposta Transizione 4.0: La fruizione del credito d’imposta per gli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati nel 2025 è stata limitata con l’introduzione di un tetto massimo di spesa e l’obbligo per le imprese di presentare apposite comunicazioni al MIMIT per poter accedere all’agevolazione.
- Transizione 5.0: Il bonus è stato semplificato e potenziato, con aliquote più elevate (fino al 45% per la massima efficienza energetica) e incentivi potenziati (fino al 150%) per l’acquisto di moduli fotovoltaici prodotti nell’UE.
- Nuova Sabatini e ZES Unica: Sono stati rifinanziati importanti strumenti di supporto, come la “Nuova Sabatini” per l’acquisto di macchinari e l’incremento di 2,2 miliardi di euro del Credito d’Imposta ZES Unica per le imprese che investono nel Mezzogiorno.
- Super-deduzione per le Assunzioni: Prorogata fino al 2027 la maxi deduzione del 120% del costo del personale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Novità per il Regime Forfettario e Imposte Sostitutive
Anche per le realtà più piccole e per le operazioni straordinarie, il 2025 porta cambiamenti:
- Regime Forfettario: Per i titolari di Partita IVA che applicano il regime forfettario, è stato introdotto un limite: l’applicazione è esclusa per il 2025 se nel 2024 sono stati percepiti redditi di lavoro dipendente superiori a 35.000 euro.
- Estromissione e Assegnazione di Beni: Sono state riproposte e prorogate misure agevolative:
- L’estromissione di beni immobili dell’imprenditore individuale dall’azienda (da gennaio a maggio 2025) è soggetta ad un’imposta sostitutiva dell’8%.
- L’assegnazione agevolata dei beni ai soci (entro il 30 settembre 2025) beneficia di un’imposta sostitutiva dell’IRAP e delle imposte sui redditi all’8% o 10,5%.
- Rivalutazione Terreni e Partecipazioni: L’imposta sostitutiva per la rideterminazione del valore di terreni e partecipazioni sale dal 16% al 18%, con pagamento entro il 30 novembre 2025.
Il Futuro dell’IRAP e del Fisco Internazionale
- IRAP: La delega fiscale prevede il graduale superamento dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, sostituendola con una sovraimposta IRES, ma il processo è graduale e non è ancora completamente attuato. Per il 2025, in attesa della riforma definitiva, si applicano le aliquote regionali standard (l’aliquota base resta il 3,9%, ma le Regioni possono variarla entro uno 0,92% in più o in meno).
- Web Tax: Si estende l’applicazione della Web Tax ai soggetti con fatturato superiore a 750 milioni di euro, con l’introduzione di un nuovo obbligo di versamento in acconto.
Queste modifiche disegnano un panorama fiscale orientato a incentivare l’auto-finanziamento degli investimenti (IRES premiale) e la spinta verso la digitalizzazione e la sostenibilità (Transizione 4.0 e 5.0), elementi fondamentali per la crescita economica italiana. Le aziende dovranno valutare attentamente i requisiti per cogliere le opportunità fiscali 2025.
Domande Frequenti (FAQ)
Cos’è l’IRES premiale e come posso ottenerla? L’IRES premiale è la riduzione dell’aliquota ordinaria IRES dal 24% al 20% per il 2025. È un incentivo per le società di capitali che dimostrano virtuosità: accantonando almeno l’80% dell’utile 2024 e investendo una quota significativa (minimo 30% dell’utile accantonato) in beni strumentali 4.0/5.0, mantenendo o aumentando l’occupazione.
Ci sono novità importanti per il Regime Forfettario nel 2025? Sì, per il solo 2025, chi rientra nel regime forfettario non può applicarlo se nell’anno precedente (2024) ha percepito redditi di lavoro dipendente o da pensione superiori a € 35.000. Questa misura mira a circoscrivere l’utilizzo del regime agevolato, destinandolo maggiormente a chi svolge attività autonoma come unica o prevalente fonte di reddito.
Quali sono i principali incentivi per gli investimenti confermati o modificati? Sono stati potenziati i Crediti d’Imposta per Transizione 5.0, con aliquote più alte per gli interventi di maggiore efficienza energetica. Per Transizione 4.0, è stato introdotto un limite di spesa e l’obbligo di comunicazioni preventive al MIMIT. Inoltre, sono stati rifinanziati il credito d’imposta ZES Unica e la Nuova Sabatini, supportando la crescita e l’innovazione in tutto il territorio.
Quando è previsto l’abolizione dell’IRAP? La Legge delega per la Riforma Fiscale stabilisce il graduale superamento dell’IRAP, che verrà sostituita da una sovraimposta IRES, ma non ci sono tempistiche immediate per l’abolizione definitiva. Nel 2025 l’IRAP è ancora in vigore con l’aliquota base del 3,9% (salvo variazioni regionali) in attesa dei decreti attuativi che definiscano completamente le nuove modalità di tassazione del valore della produzione.