Vladimir Luxuria ha sfidato il presidente russo Putin, assistendo alle Olimpiadi di Sochi con un cartello dove c’era scritto in cirillico “Gay è ok”. Fermata dalle forze dell’ordine russe, è stata quindi arrestata.
E’ intervenuta anche la Farnesina, che si è attivata per la liberazione di Vladimir Luxuria, la quale ha comunque spiegato che è stata trattata cordialmente dalla polizia russa la quale non ha esercitato violenza e non ha fatto nessuna intimidazione. La detenzione è stata più lunga del previsto solo perché mancava un traduttore.
Vladimir Luxuria aveva spiegato precedentemente all’arresto che la sua era una battaglia contro la legge omofoba di Putin, che vieta pretestuosamente la propaganda gay in presenza di minori.
Anche nel 2007 Vladimir Luxuria si recò in Russia per protestare contro il gay pride, ed in quel caso fu aggredita da gruppi ortodossi e nazionalisti.

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