Sul web era una delle donne più cercate per l’Inps invece era invalida al 100%. La signora napoletana è solo l’ultima delle tante persone che hanno truffato il paese. La donna è finita al centro di un’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli che ha coinvolto ventiquattro persone, tutti falsi invalidi.
La lucciola con gravi patologie cardiache, respiratorie e perché affetta da un’importante sindrome fobica e ossessiva che percepiva ogni mese un’indennità; l’inabile al lavoro che, invece, quotidianamente prestava servizio presso una ferramenta; l’uomo con gravi patologie visive e uditive che guidava regolarmente l’automobile.
Le fiamme gialle hanno scoperto questo e tanto altro ancora. Verifiche, controlli che hanno portato a stanare i ventiquattro falsi invalidi tutti residenti tra i quartieri di Posillipo, Chiaia e San Ferdinando. Ventiquattro falsi invalidi che per dieci anni hanno usufruito di pensioni non dovute. Per tutti, infatti, era stata prodotta una falsa documentazione. L’ennesima truffa ai danni di quei tanti che invece pur soffrendo lottano da anni per vedersi riconosciuto un diritto.

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