Negli scavi di Pompei si è svolta in questi giorni la raccolta dell’ uva per la vendemmia 2014, come si faceva nell’antica Roma.
Con la vendemmia di quest’anno si è giunti alla XV edizione e sono stati raccolti 30 quintali d’uva che saranno vinificato con le medesime tecniche che adottavano gli antichi romani.
Il progetto di reimpiantare i vigneti nell’area archeologica della città campana è nata da un progetto del 1994 tra l’azienda vitivinicola Mastroberardino e la Soprintendenza. Per la concessione della coltivazione dell’uva degli antichi romani, la Soprintendenza guadagna 6000 euro di fitto e il 5% sul fatturato delle vendite del vino ottenuto.
Il vino che si chiama Villa dei Misteri è venduto intorno ai cento euro a bottiglia, è un pompeiano rosso vinificato con uva in gran parte di vitigno Piedirosso, è destinato in gran parte all’alta ristorazione.

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