La notizia che vi raccontiamo oggi è quasi fantascientifica, ma gli autori non sono registi di genere fantasy, ma scienziati: in laboratorio è stato ricreato un un “mini-cervello” in 3D.
I visionari ricercatori sono della Tufts University di Boston nel Massachusetts, una delle università più all’avanguardia dal punto di vista tecnologico al mondo, e tra loro vi è anche un italiano, Fiorenzo Omenetto, che da tempo lavora in America ed è il direttore del laboratorio di biomateriali tecnologici, biofotonica e ottica ultrarapida di Boston.
Il mini cervello, cosi piccolo da avere le dimensioni di una pantegana, è costituito da due moduli, uno in proteine della seta e l’altro con della materia gelatinosa molto plasmabile ed elastica.
Il futuristisco marchigegno ha funzionato per ben due mesi, trasmettendo impulsi come avviene nella realtà in tutti gli esseri viventi: per questo si sono potuti eseguire tutta una serie di esperimenti non conducibili sugli essere umani, come provocare lesioni celebrali per controllarne la reazione.
Non resta che allungare la “vita” del mini cervello per continuare gli esperimenti e magari provare a ricrearlo a dimensioni reali.

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