Un recente studio condotto dai ricercatori presso la North Carolina State University ha rivelato risultati preoccupanti riguardanti la sicurezza del sucralosio, il principale sostituto dello zucchero del paese, commercializzato con il marchio Splenda. I risultati dello studio, pubblicati sul Journal of Toxicology and Environmental Health, indicano che le sostanze chimiche presenti nel sucralosio possono avere effetti negativi sul DNA umano, ponendo potenziali rischi per la salute delle persone.
La popolarità diffusa del sucralosio ha portato i ricercatori a esaminarne attentamente i potenziali pericoli per la salute umana. La ricerca epidemiologica ha mostrato una possibile connessione tra l’aumento dei tumori del colon-retto, le malattie infiammatorie intestinali e le scelte alimentari associate alla disbiosi, suggerendo un’associazione potenziale con il consumo di sucralosio.
Lo scopo dello studio era quello di indagare sulle proprietà tossicologiche e farmacocinetiche del sucralosio-6-acetato, un’impurezza e un analogo strutturale presente nei campioni di sucralosio disponibili in commercio. I ricercatori hanno condotto diversi test per valutare la genotossicità del sucralosio-6-acetato. I risultati hanno rivelato che questa sostanza è genotossica, in grado di causare rotture nel filamento del DNA, classificate come clastogeniche. In particolare, è stato rilevato che una singola bevanda giornaliera addolcita con sucralosio conteneva livelli di sucralosio-6-acetato che superavano la soglia di preoccupazione tossicologica per la genotossicità.
Inoltre, i ricercatori hanno esposto il rivestimento esterno dell’intestino umano sia al sucralosio-6-acetato che al sucralosio. Attraverso un’analisi RNA-seq, sono state valutate le modifiche nell’espressione genica indotte da queste esposizioni. Lo studio ha rivelato che il sucralosio-6-acetato ha significativamente aumentato l’espressione di geni associati all’infiammazione, allo stress ossidativo e al cancro. In particolare, è stata osservata un’elevata espressione del gene metallotioneina 1G (MT1G). Entrambi il sucralosio-6-acetato e il sucralosio hanno anche compromesso l’integrità della barriera intestinale.
Ulteriori indagini hanno dimostrato che il sucralosio-6-acetato inibisce due enzimi, CYP1A2 e CYP2C19, appartenenti alla famiglia del citocromo P450, responsabili del metabolismo dei farmaci. Questi risultati sollevano preoccupazioni significative sulla sicurezza e sullo stato normativo del sucralosio stesso.
Gli studiosi ritengono che sia necessario approfondire ulteriormente la genotossicità del sucralosio-6-acetato, il suo potenziale impatto sulla salute umana e la sua influenza sull’integrità della barriera intestinale. Queste nuove scoperte mettono in luce la necessità di ulteriori ricerche per comprendere appieno i potenziali rischi legati all’uso del sucralosio come sostituto dello zucchero e potrebbero avere implicazioni sulle normative vigenti.
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