Proclamata quarantena dal 18 al 21 settembre in Sierra Leone, uno degli stati africani più colpiti dall’epidemia di Ebola. La decisione è stata presa per permettere agli operatori sanitari di identificare ed eventualmente isolare nuovi casi di ebola ed evitare, dunque, il diffondersi della malattia.
Il consigliere presidenziale della task forse anti-ebola in Sierra Leone, ha dichiarato: “È necessario un approccio aggressivo per affrontare la diffusione di Ebola una volta per tutte“. Sulla faccenda, sono anche intervenuti i Medici senza Frontiere, i quali hanno dichiarato: “sarà molto difficile per gli operatori sanitari identificare con precisione i casi attraverso lo screening porta a porta”. Al momento, i dati sono davvero preoccupanti, in Sierra Leone, non ci sono più posti sufficienti per ospitare i pazienti.
Nelle zone dell’Africa occidentale, sono circa 3.500 le persone infettate dal virus, e i morti registrati sono circa 2.100, solo in Sierra Leone, tra questi 20 erano operatori sanitari.

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