Gli Uffici di presidenza di Camera e Senato hanno deciso di bloccare i vitalizi ai deputati che sono stati condannati.
Forza Italia e Movimento 5 Stelle hanno lasciato Montecitorio proprio durante la seduta e i rappresentanti di Area popolare non hanno votato. Erano concordi, Pd, Sel, Scelta civica, Fratelli d’Italia e Lega.
Il Consiglio di presidenza del Senato era formato da 19 componenti, otto sono stati i Sì, due i No. Berger, gruppo Autonomie, si è astenuto.
Il presidente Grasso e De Poli dell’Area Popolare non hanno votato restando in aula. Grasso poiché perché non vota e De Poli era in disaccordo con la delibera. “Non ci riconosciamo in questa delibera”, ha detto il questore M5S Laura Bottici uscendo. Beppe Grillo “bisognava tagliarli e basta“, si sarebbero “risparmiati almeno 250 milioni”.
Il vitalizio sarà tolto ai deputati che sono stati “condannati definitivamente a pene superiori a due anni di reclusione per i delitti, consumati o tentati, previsti dall’articolo 51, commi 3 bis e 3 quater del codice di procedura penale e dagli articoli 314, 322 bis, 325 e 326 del codice penale”. E per chi ha subito “condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per delitti non colposi, consumati o tentati, per i quali prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a sei anni, così come determinata ai sensi dell’art. 278 del codice di procedura penale”.

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