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Landini e Fiom in piazza contro il Jobs Act

Landini e Fiom in piazza contro il Jobs Act

Roma, Piazza del Popolo, Maurizio Landini parla al corteo della Fiom, formato da circa 15 mila manifestanti. "Ci siamo stancati di spot elettorali, slide e balle. C’è addirittura un peggioramento rispetto al governo Berlusconi". Poi accusa Palazzo Chigi di agire "con una logica padronale, e di aver messo in piedi la coalizione sociale con Confindustria e Bce, e di essere anche responsabile di una gestione politica e sociale che mette a rischio la tenuta della democrazia nel nostro Paese". Landini ha poi continuato "con la Cgil vogliamo proporre un nuovo Statuto in grado di estendere i diritti a tutti i…
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Landini contro il PD: “La politica non è proprietà privata”

Landini contro il PD: “La politica non è proprietà privata”

Ieri, durante la riunione a porte chiuse della "Coalizione Sociale", il leader della Fiom ha dichiarato "Siamo di fronte a una novita' assoluta: non e' mai successo prima che il governo cancellasse dei diritti senza un confronto con le associazioni sindacali, ne' con le persone interessate". Il riferimento di tali affermazioni è indirizzato al Jobs Act. Maurizio Landini ha inoltre affermato in una lettera inviata ai sindacalisti rappresentanti di "associazioni, reti, movimenti e personalità" che tale riforma del lavoro ha scaturito "l'abolizione dello statuto dei lavoratori. Non ci fermiamo", ha continuato "vogliamo unire tutto ciò che il governo sta dividendo,…
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Jobs Act Renzi vuole cambiare il mondo del lavoro

Jobs Act Renzi vuole cambiare il mondo del lavoro

Jobs Act ormai è sulla bocca di tutti, questa volta però il decreto sul mondo del lavoro è stato approvato, in particolare sull’articolo 18. Insomma oggi il mondo del lavoro cambia e in che modo, in primis il mercato cambierà perché, così come conferma lo stesso Renzi: “rottamiamo e superiamo un certo modello del diritto lavoro: allo stesso tempo superiamo l'articolo 18 e i cocopro e cococo”. Le parole di Renzi sono chiare e da oggi niente più guerra ai precari, le nuove generazioni attuali saranno maggiormente tutelate sotto l’aspetto lavorativo, nessuno stravolgimento dell’articolo 18 come molti ipotizzavano, proprio il…
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Addio articolo 18

Addio articolo 18

Il Jobs act è legge dello Stato, da gennaio a normare il mondo del lavoro saranno nuove regole. Contentezza e' espressa dal governo. "Il Jobs act - afferma il premier Matteo Renzi- finalmente è legge". Un risultato quello ottenuto da Renzi non privo di scontri e polemiche. Scontri con la minoranza del suo partito e con i sindacati che confermano lo sciopero della settimana prossima. "Se ne parlava da anni, ora riscriviamo le norme sul lavoro. Lo facciamo - ha proseguito il premier- per dare garanzie innanzitutto a tutti quelli che sinora hanno lavorato come e più degli altri, ma…
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Ok del Senato al Jobs Act

Ok del Senato al Jobs Act

166 si e 112 no e 1 astenuto, il Senato della Repubblica da il via libera in aula al Jobs Act. Il testo già approvato dalla Camera dei Deputati ha ottenuto il semaforo verde anche da Palazzo Madama. Cambiano dunque le tipologie contrattuali, cambiano gli ammortizzatori sociali, cambiano le regole per il reintegro. L'Italia guidata da Matteo Renzi stando alle dichiarazioni della maggioranza "cambia verso". Il contratto a tutele crescenti sarà operativo dal mese di gennaio. Soddisfatto il Ministro del Lavoro Giorgio Poletti per il lavoro fatto dal Parlamento. Per i rappresentanti del Governo il mercato del lavoro sarà più…
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Ok della Camera al Jobs Act. Frattura nel Partito Democratico.

Ok della Camera al Jobs Act. Frattura nel Partito Democratico.

Trecentosedici voti favorevoli, sei contrari, cinque astenuti. L'aula di Montecitorio da il via libera alla riforma del lavoro. E' soddisfatto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, del voto favorevole della Camera dei Deputati al provvedimento fortemente voluto dal suo esecutivo e che ora passerà al voto del Senato. Affida ad un tweet Matteo Renzi la sua soddisfazione. "Grazie ai deputati- scrive il premier- che hanno approvato il jobs act senza voto di fiducia. Adesso avanti sulle riforme. Questa è #lavoltabuona". Più lavoro, più tutele, maggiore solidarietà, secondo il governo, questo è quanto porterà il jobs act. L'entusiasmo di Matteo Renzi…
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Jobs Act, non ci sarà la fiducia

Jobs Act, non ci sarà la fiducia

Stando alle indiscrezioni dell'ultimo momento in aula non sarà posto il voto di fiducia sulla riforma del lavoro. Per ora 30 deputati  si dicono contrari. A guidare il gruppo dei dissidenti sarà Pippo Civati. Il giovane deputato milanese conferma che insieme con altri trenta colleghi non voterà il provvedimento. 37 gli emendamenti che come spiega il presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano, hanno evitato che nell'aula di Montecitorio si ponesse il voto di fiducia alla legge.  Procede spedito, in queste ore, il lavoro che porterà al voto finale sul provvedimento fortemente voluto dal governo Renzi. Dopo il voto alla Camera…
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Licenziamenti il reintegro solo per chi è discriminato

Licenziamenti il reintegro solo per chi è discriminato

Reintegro per i licenziamenti nulli e discriminatori e per "specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificate" si può sintetizzare così l'emendamento al Decreto Legge sul Jobs act, riformulato dal governo e passato in commissione Lavoro. Una modifica che non accontenta i lavoratori. Una modifica che ricompatta il Partito Democratico e gli alleati di maggioranza ma che manda su tutte le furie le opposizioni. Prosegue sulla sua strada il governo Renzi intenzionato a modificare l'articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori approvato nel 1970 . Il primo "si" alla modifica dell'articolo 18 e all'introduzione del Jobs act è giunta nella tarda serata di…
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Jobs Act governo pronto agli stanziamenti

Jobs Act governo pronto agli stanziamenti

Entro il prossimo 26 novembre dovrebbe esserci il voto finale per il famoso Jobs Act, la Camera dovrà decidere definitivamente il da farsi. Da Montecitorio arriva la decisione finale che deve essere presa per il prossimo 26 novembre, non tutti d’accordo in primis il Movimento Cinque Stelle e Forza Italia, ma intanto lo stesso Sacconi conferma che l’annuncio arrivato non è come si era concordato, se il testo dell’emendamento dovesse essere diverso ci potrebbe essere un contenzioso. Intanto il Governo si prepara al Jobs Act e sono pronti gli ammortizzatori sociali per un totale di 2 miliardi di euro, dunque…
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