L’avvocato e politico italiano Carlo Taormina, noto all’opinione pubblica per aver seguito diversi casi famosi come il delitto di Cogne, è stato condannato per una sua affermazione omofoba.
L’avvocato Taormina, durante una trasmissione radiofonica alla domanda del suo intervistatore su una probabile assunzione presso il suo studio di un omosessuale aveva risposto: “sicuramente no, nel mio studio faccio una cernita adeguata in modo che questo non accada”.
Questa sua dichiarazione aveva portato alla condanna del Tribunale di Bergamo del pagamento di un risarcimento di diecimila euro da devolvere ad una associazione che difende i diritti degli omosessuali. Taormina aveva fatto ricorso a questa condanna e oggi la Corte di Appello di Brescia, ha confermato la condanna.
Per i giudici Taormina si è reso colpevole di: “ha manifestato, pubblicamente, una politica di assunzione discriminatoria. Si tratta quindi di espressioni idonee a dissuadere gli appartenenti a detta categoria di soggetti dal presentare le proprie candidature allo studio professionale dell’appellante e quindi certamente ad ostacolarne l’accesso al lavoro ovvero a renderlo maggiormente difficoltoso”.
