Non c’è ancora l’ufficialità sugli aumenti che sono previsti nel decreto Franceschini sulle tasse sui telefoni, ma sono già trapelate alcune cifre, gli aumenti arrivano addirittura a superare il 500%.
La tassa sulla memoria degli smartphone e sui tablet da 0,90 centesimi a 5,20 euro per una memoria di oltre 32 GB. Il Decreto francescani prevede anche tasse anche sui televisori che possono registrare, sugli hard disk e sulle chiavette Usb.
Tutti questi aumenti nascono dalla decisione di aumentare l’equo compenso, cioè quello che potrebbe essere definito una sorta di risarcimento dei danni che subiscono gli artisti a causa della pirateria in rete. La sommatoria di questi aumenti non andranno nella casse dello Sato, ma in quelle della Siae.
Il Ministro Franceschini assicura che questi aumenti non peseranno sui consumatori, ma sui produttori. Affermazione alquanto criticabile poiché i produttori per sostenere questi ulteriori tassazioni saranno costretti ad aumentare il prezzo finale di vendita a discapito ancora una volta dei consumatori.
In attesa che il Decreto si pubblicato sulla Gazzetta Ufficiali, le associazioni dei produttori e quelle dei consumatori stanno già pensando a quali azioni intraprendere per protestare contro questi aumenti.

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