L’Era Digitale della Laurea: Le Piattaforme Essenziali per la Trasmissione delle Sessioni Online

Un laureando sorridente con toga e tocco davanti a un computer

Le sessioni di laurea a distanza sono diventate una realtà consolidata nel panorama universitario italiano, un’evoluzione accelerata dalla necessità e ora pienamente integrata nelle pratiche didattiche di molti Atenei. La chiave di volta per rendere questo momento solenne accessibile e fluido è il ricorso a servizi di trasmissione specifici, che garantiscano sicurezza, stabilità e rispetto della privacy.

Un laureando sorridente con toga e tocco davanti a un computer

Le Piattaforme Protagoniste della Trasmissione

Nel contesto accademico nazionale, alcune piattaforme hanno dimostrato di essere particolarmente adatte per la gestione e la trasmissione in streaming della prova finale.

  1. Microsoft Teams: È indubbiamente uno degli strumenti più diffusi tra le Università (come l’Università di Macerata o la d’Annunzio di Chieti-Pescara). La sua integrazione nell’ecosistema cloud di Microsoft lo rende una scelta robusta per la gestione degli accessi tramite credenziali istituzionali, un requisito fondamentale per l’identificazione certa del laureando e dei membri della Commissione. Consente l’accesso a ospiti esterni, come familiari e amici, spesso con la raccomandazione esplicita di mantenere video e audio disattivati per non disturbare il procedimento.
  2. Google Meet (o Hangouts Meet): Utilizzato da alcuni Atenei, come la LUMSA, che sfruttano le potenzialità della G Suite (o Google Workspace). Offre un’interfaccia utente semplice e una buona qualità di trasmissione video e audio. Come Teams, permette di gestire l’accesso e spesso richiede l’attivazione delle Clausole Contrattuali Standard (SCC) per la conformità al GDPR, considerando il trasferimento di dati anche al di fuori dell’UE (come indicato dalla Lumsa stessa nel suo Vademecum Privacy).
  3. Piattaforme proprietarie d’Ateneo: Molte Università, in particolare le Telematiche (come Pegaso o eCampus), utilizzano le loro Learning Management System (LMS) integrate per la gestione di tutta la procedura: dalla richiesta tesi online (come fa Unipegaso) fino alla sessione finale. In questi casi, la discussione vera e propria può avvenire tramite strumenti di videocall integrati o attraverso la creazione di aule virtuali dedicate all’interno della piattaforma.

Aspetti Tecnici Cruciali per una Laurea Senza Intoppi

Non basta la piattaforma giusta; la riuscita della sessione online dipende da una serie di accorgimenti tecnici che ricadono sul laureando, sulla Commissione e sull’Ateneo.

  • Stabilità della Connessione: Il laureando deve garantire una linea Internet stabile. Molte Università raccomandano l’uso del cavo Ethernet (RJ45) al posto del Wi-Fi per minimizzare i rischi di disconnessione durante la presentazione.
  • Identificazione e Sicurezza: È obbligatorio avere un documento di identità valido a portata di mano. La Commissione verifica la corrispondenza tra il candidato e il documento, come specificato nei regolamenti (es. Pegaso). La discussione e la proclamazione devono essere pubbliche, ma l’accesso a estranei (come familiari e ospiti) è strettamente regolamentato, spesso limitato alla sola visualizzazione tramite un link pubblico o la funzione “Copia collegamento alla riunione” (come all’Università di Macerata), escludendo interazioni via chat o audio/video.
  • Compatibilità Browser: Alcuni Atenei, per garantire il supporto completo della trasmissione telematica, consigliano l’uso di specifici browser come Google Chrome o Microsoft Edge, sconsigliando spesso Safari, Firefox o Internet Explorer.

Il Contesto Normativo: Verso la Presenza, con Eccezioni

L’esperienza della didattica a distanza ha lasciato il segno, ma la normativa in Italia sta evolvendo. Sebbene il Decreto Bernini abbia introdotto a partire dal 2025 l’obbligo generale di svolgere gli esami (e la prova finale in presenza) per le Università Telematiche, il periodo post-emergenziale ha consolidato l’uso delle piattaforme per la gestione telematica delle procedure amministrative (domanda di laurea, deposito tesi in formato PDF/A su portali come Uniweb o Infostud) e, in alcune circostanze specifiche o per gli Atenei tradizionali, per la trasmissione in live streaming della discussione, mantenendo la sua natura pubblica.

La possibilità di una seduta interamente a distanza è spesso limitata a circostanze di emergenza o a specifiche deroghe per lo studente, ma l’utilizzo della tecnologia per rendere l’evento visibile a distanza resta una prassi diffusa, a testimonianza di come l’innovazione digitale abbia arricchito il momento conclusivo della carriera accademica.


FAQ – Domande Frequenti sul Servizio di Trasmissione per Sessioni di Laurea Online

Quali piattaforme sono comunemente utilizzate per le sessioni di laurea a distanza in Italia?

Le piattaforme più usate dagli Atenei italiani sono Microsoft Teams e, in misura minore, Google Meet/Hangouts Meet, spesso integrate con i sistemi di gestione interni delle Università. Questi strumenti permettono l’identificazione certa del laureando tramite le credenziali universitarie e garantiscono la gestione degli accessi, inclusa la possibilità di una trasmissione pubblica o limitata per ospiti, mantenendo la sicurezza del procedimento e la conformità al GDPR.

Gli ospiti (familiari e amici) possono partecipare attivamente alla sessione di laurea in streaming?

Generalmente, gli ospiti sono ammessi a partecipare solo come spettatori, spesso tramite un link fornito dal laureando, ma con l’obbligo tassativo di mantenere video e audio spenti. È prassi consolidata degli Atenei escludere dalla seduta chiunque violi queste indicazioni per non pregiudicare il corretto svolgimento. La loro partecipazione è dunque di mera assistenza, non di interazione con la Commissione o il candidato.

Quali sono i requisiti tecnici fondamentali per il laureando che discute la tesi online?

Per assicurare un’esperienza fluida, è essenziale un Personal Computer con webcam e microfono funzionanti e, soprattutto, una connessione Internet stabile. Molti regolamenti, come quello dell’Università di Macerata, consigliano caldamente il collegamento via cavo Ethernet al router, evitando il Wi-Fi, che potrebbe causare interruzioni. Inoltre, è sempre richiesto avere a portata di mano un documento di identità valido per il riconoscimento da parte della Commissione.

By Angela Buonuomo

Angela Buonomo è una content writer appassionata di attualità, innovazione e cultura digitale. Laureata in Comunicazione, unisce precisione giornalistica e curiosità creativa per raccontare le notizie con uno stile chiaro e coinvolgente. Ama scoprire le tendenze del web, esplorare le novità tecnologiche e condividere curiosità che stimolano il pensiero critico e la voglia di approfondire. Sul nostro sito, firma articoli che informano, sorprendono e semplificano anche i temi più complessi.

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