Si è trattato di un complesso intervento chirurgico quello effettuato in una clinica a Napoli, intervento che ha potuto così salvare oltre ad una madre anche i suoi due gemellini, due tumori benigni alle ovaie che avevano colpito la giovane donna, sottoposta per la prima volta alla tecnica con visione 3D durante l’operazione, i tumori alle ovaie, noti anche come tumore dell’ovaio, fanno parte di una neoplasia maligna che colpisce le ovaie, cioè le gonadi femminili.
Le ovaie sono due organi delle dimensioni di circa tre centimetri (ma con variazioni rispetto all’età) situati una a destra e una a sinistra all’utero a cui sono connessi dalle tube. Le loro funzioni sono due: produrre ormoni sessuali femminili e ovociti, cellule riproduttive femminili. Ogni mese, quando la donna è fertile e non in stato di gravidanza, le ovaie producono un ovocita che si muove verso l’utero per essere fecondato.
A provocare questa tipologia di cancro sono delle mutazioni genetiche che modificano il normale DNA contenuto nelle cellule ovariche. L’origine di questi mutamenti genetici è, al momento, ancora poco chiara; in merito, i medici hanno formulato alcune teorie, che però presentano dei punti oscuri.
I tumori maligni dell’ovaio sono di tre tipi: tumori epiteliali, tumori germinali e tumori stromali, ma per fortuna ce ne sono anche di tipo benigno.
Si parla di tumore benigno quando la crescita della massa cellulare non è infiltrativa (cioè non invade i tessuti circostanti) e neppure metastatizzante.
Esistono diversi tipi di cisti ovariche tra i tumori benigni dell’ovaio; grazie all’esecuzione di routine dell’ecografia transvaginale durante la visita ginecologica periodica, ai miglioramenti tecnici degli strumenti ecografici e all’alta qualità delle immagini, oggi è possibile individuarle con molta più facilità rispetto al passato.
Oggi il trattamento d’elezione è rappresentato dalla rimozione laparoscopica della cisti e può essere di tipo demolitivo o conservativo in base a criteri specifici che tengono in considerazione l’età della paziente e la natura della cisti.
Trattamenti che comunemente vengono eseguiti con ormai rischi limitati per le pazienti, ma che hanno richiesto molta più attenzione e una grandissima esperienza da parte dei medici nel caso di una giovane napoletana.
Tumore alle ovaie, salvata giovane mamma e i suoi gemellini
La donna, 33 anni, aveva due enormi tumori benigni alle ovaie che mettevano in pericolo la vita sua, ma non solo: la giovane è infatti in attesa di due gemelli e avrebbe potuto perderli.
Per fortuna, grazie all’equipe guidata dal professor Ciro Perone della clinica Sanatrix in via San Domenico a Napoli, la donna è stata letteralmente salvata.
Grazie infatti a un complesso intervento chirurgico, eseguito per la prima volta al mondo per via laparoscopica, con la tecnologia di visione 3D, la donna è salva. E lo sono anche i suoi gemellini.
Un’ulteriore difficoltà era legata al fatto che la donna presentava una torsione di tutte e due le ovaie e le tube con emoperitoneo e peritonite, una iniziale infiammazione.
Per consentire alla donna di portare avanti la gravidanza, è stato necessario asportarle un’ovaia e una tuba.
A livello mondiale non ci sono precedenti. Gli unici cinque casi ricordati, in cui si è ricorsi alla laparoscopia, tra cui anche in passato ci fu un caso di gravidanza gemellare, la torsione ovarica riguardava un solo lato, mai tutti e due.
Ed ora che mamma e figli stanno bene, sta commuovendo il web l’immagine dei gemellini abbracciati, di soli tre mesi, nel grembo della mamma affetta da tumore ovarico.

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