Infuria la protesta dei ribelli in Ucraina, il cui governo sta rispondendo con una violenza inaudita e sprezzante di ogni diritti umano e civile. Dmytro Bulatov, uno dei protagonisti della rivolta, dopo essere stato rapito è stato rilasciato in un bosco con evidenti segni di tortura sul corpo.
Subito dopo il rilascio ha dichiarato: “Mi hanno crocefisso, tagliato un orecchio, massacrato. Ma grazie a Dio sono vivo”. Jay Carney, portavoce del Dipartimento di Stato rappresentante gli Stati Uniti, ha espresso la massima preoccupazione per la situazione dei manifestanti.
Bulatov ha affermato che i suoi rapitori avevano un marcato accento russo, rafforzando l’ipotesi di un intervento sovietico di Putin nella questione ucraina.
In modo particolare i manifestanti sono convinti che Bulatov sia stato rapito dagli uomini di Viktor Medvedchuk, il “cardinale grigio” fedelissimo del nuovo zar del Cremlino a Kiev.