Sorprendente scoperta quella effettuata da un gruppo di ricerca dell’Università di Sussex pubblicata su PlosOne, secondo la quale le persone che contemporaneamente utilizzano diversi dispositivi multimediale presentano meno sostanza grigia in una particolare regione del cervello, rispetto a quello che utilizzano un unico dispositivo raramente.
L’autore della ricerca Kepkee Loh, ha dichiarato: “Oggi essere ‘multitasking’ sta diventando sempre più diffuso nella nostra vita. Il nostro studio è stato il primo a rivelare i legami tra i nuovi media digitali tipici del ‘multitasking’ e la struttura del cervello. Questa può essere modificata anche da una prolungata esposizione del cervello a nuovi ambienti ed esperienze, come accade con i dispositivi multimediali. I percorsi neurali e le sinapsi possono cambiare a causa di nuovi stimoli esterni e questo può accadere a livello cellulare o corticale”.