A Ventimiglia due ragazzine di 14 e 15 anni si prostituivano per 30, 40 o 50 euro per “arrotondare” la paghetta. Abbordavano i clienti con annunci online. Il nuovo giro di baby-squillo è stato scoperto dal commissariato di Ventimiglia grazie alla segnalazione di un cliente, che dopo aver capito la vera età della ragazzina ha denunciato il tutto alle forze dell’ordine.
Le due ragazzine inoltre vendevano foto e video hot personali. La Procura della Repubblica di Genova ha segnalato cinque clienti, accusati di favoreggiamento della prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico online. Uno di loro è stato arrestato poiché è stata trovata della droga nella sua casa.
I genitori erano completamente ignari, mentre è sconcertante la spiegazione delle due baby-squillo, che hanno ammesso di essersi prostituite per imitare le coetanee di Roma salite alle cronache della ribalta qualche mese fa.
Le due ragazzine spendevano i soldi in vestiti, gioielli, trucchi e altri vizi. Le forze dell’ordine analizzeranno i telefonini ed i computer delle due ragazzine, per scoprire altri eventuali clienti coinvolti nel giro di baby-prostituzione.

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.