Un accordo di massima per non rubarsi a vicenda i talenti, ben quattro grandi aziende tecnologiche si erano accordate in questo senso.
Google, Adobe, Intel e Apple hanno patteggiato dopo una class action portata avanti da oltre 60mila lavoratori dipendenti che in passato si erano accordate in pratica per non rubarsi i dipendenti, violando le norme antitrust evitando così anche che i dipendenti, passando da un’azienda all’altra, potessero avere stipendi più alti.
In realtà questa class action è stata avviata nel 2011 e oggi arriva il patteggiamento, già negli ultimi anni di Steve Jobs era lo stesso fondatore della Apple ad ammonire Google sull’assunzione di dipendenti della mela morsicata, poi addirittura minacce velate verso altre aziende a non trasferire dipendenti Apple.
Oggi il patteggiamento riunisce praticamente quattro aziende fulcro del panorama tecnologico internazionale, e così tra richiami, minacce e possibili azioni legali che avrebbero portato ad un processo molto oneroso, si parla di oltre 9 miliardi di dollari, i colossi tecnologici hanno pensato di patteggiare.

Giornalista digitale appassionata di innovazione, scienza e cultura streaming. Laureata in comunicazione scientifica, scrive articoli chiari e approfonditi su tecnologie emergenti, servizi digitali e curiosità dal mondo della ricerca. Con uno stile diretto e accessibile, cerco di rendere comprensibili anche i temi più complessi, unendo precisione giornalistica e passione per il futuro. Su questo sito esplora ogni giorno il punto d’incontro tra scienza, tecnologia e intrattenimento.