Silvio Berlusconi torna libero: il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha dichiarato espiata la condanna sul processo Mediaset, che comprendeva l’affidamento ai servizi sociali e quattro anni di carcere, ridotti a uno per via dell’indulto. Cancellata anche l’interdizione dai pubblici uffici, ma rimane la legge Severino, già contestata dai legali dell’ex premier che hanno fatto ricorso alla Corte di Strasburgo.
Berlusconi per 10 mesi ha prestato il suo servizio assistendo gli anziani dell’istituto Sacra Famiglia a Cesano Boscone. Le relazioni del capo dell’Ufficio esecuzione penale esterna, Severina Panarello, sulla base dei colloqui periodici con l’ex-premier, hanno svolto un ruolo importante per questa decisione finale.
Berlusconi resta comunque ineleggibile secondo quanto stabilisce la legge Severino, il cui esame non è stato fissato dalla Corte di Strasburgo.
Ma gli incontri con le aule di Tribunale non finiscono qui: l’ex premier è accusato di corruzione e finanziamento illecito ai partiti a Napoli, mentre a Bari deve rispondere del caso escort ed infine a Milano continuano le indagini sul “Ruby ter”.