A mezzo secolo dalla nascita di Microsoft, Bill Gates rende disponibile al pubblico il primo software mai scritto da lui e Paul Allen, il codice che ha cambiato per sempre la storia dell’informatica. Con un post nostalgico sul suo blog ufficiale, il fondatore di Microsoft ha deciso di condividere il programma che ha segnato l’inizio della rivoluzione dei personal computer.

Un ritorno alle origini del PC
Era il 1975 quando un giovanissimo Bill Gates, allora studente ad Harvard, e il suo amico d’infanzia Paul Allen lessero un articolo sulla rivista Popular Electronics dedicato all’Altair 8800, un minicomputer basato su un chip di una sconosciuta startup chiamata Intel. Quell’articolo accese la miccia: i due decisero di sviluppare un linguaggio di programmazione per il nuovo dispositivo – anche se, all’epoca, non avevano nemmeno accesso fisico alla macchina.
Senza perdere tempo, contattarono il produttore del computer, Micro Instrumentation and Telemetry Systems, promettendo un software compatibile con l’Altair. In realtà, il codice ancora non esisteva. Ma nel giro di due mesi intensi e notti insonni, nacque il primo software BASIC per Altair, scritto interamente da Gates.
“Quel codice rimane il più bello che abbia mai scritto,” racconta oggi il miliardario nel suo blog.
Da poche righe di codice a un colosso da 2,8 trilioni
Quel pezzo di software rappresentò la pietra miliare per la nascita di Microsoft, fondata ufficialmente nell’aprile del 1975. Da lì in poi, l’azienda ha plasmato l’intera industria dell’informatica domestica, portando nelle case di milioni di persone programmi come Word, Excel, PowerPoint e soprattutto Windows, il sistema operativo che ancora oggi domina il mercato dei PC.
In occasione del 50° anniversario dell’azienda, Gates ha reso scaricabile il codice originario, offrendo a tutti gli appassionati di tecnologia l’opportunità di esplorare le basi di quella che oggi è una delle imprese più influenti al mondo.
Tra ricordi e riflessioni: Gates si prepara ai 70 anni
Questo momento commemorativo si inserisce in un percorso più ampio di riflessione personale per Gates, che compirà 70 anni nell’ottobre 2025. In questi mesi ha pubblicato un’autobiografia in cui ripercorre l’infanzia da ragazzo introverso e la nascita della sua passione per la programmazione, oltre a celebrare i 25 anni della sua fondazione filantropica, oggi tra le più attive al mondo.
Nel suo libro Gates riflette anche sul suo rapporto complicato ma profondo con Steve Jobs, cofondatore di Apple, azienda che celebrerà il suo cinquantenario nel 2026.
Un’eredità che guarda al futuro
Nonostante abbia lasciato il ruolo di CEO nel 2000, l’influenza di Gates su Microsoft e sull’intero settore tecnologico resta forte. Sotto la guida dell’attuale CEO Satya Nadella, l’azienda ha saputo reinventarsi, abbracciando il cloud, l’AI e nuove tecnologie, fino a raggiungere un valore di mercato di circa 2,8 trilioni di dollari.
“Cinquant’anni sono un’eternità nel mondo della tecnologia”, ha detto Gates. “È pazzesco che il sogno si sia davvero realizzato.”