“Il progetto e’ in cantiere dal 2007anche se ci sono state variazioni sul tema. Ma e’ da anni che pensavo a un soggetto che potesse farci riflettere. Qui affrontiamo un problema del nostro presente non più dal punto di vista scientifico, ma da quello estetico. Il problema maggiore e’ stato quello di sviluppare una drammaturgia’. ‘In aiuto ci sono venuti i libri di Al Gore, ma solo all’inizio. Poi abbiamo pensato di costruire una sorta di poema del XX secolo, fatto di versi, citazioni, rimandi interni. Il risultato e’ una narrazione non lineare. E’ stato molto eccitante fare un’opera per il nostro tempo e con Battistelli avevo già lavorato per il Riccardo III. Ma in quel caso avevamo Shakespeare alle spalle, qui no…”.
Sono state queste le parole espresse da Ian Burton in riferimento all’opera CO2, in scena in prima assoluta sabato alla Scala, con la regia del celebre regista d’opera canadese Robert Carsen e la direzione di Cornelius Meister, direttore d’orchestra e pianista tedesco.
L’opera in questione è dunque un allerta ai “mostri” che stanno minando, oggi, quelli che sono gli equilibri ambientali e commissionata dal Teatro alla Scala, è strettamente connessa con il tema di EXPO, ‘Nutrire il Pianeta. Energie per la Vita.

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