A quasi sei anni dall’omicidio, sale il numero di indagati per l’uccisione di Stefano Cucchi; Il trentenne romano morì in carcere il 22 ottobre del 2009 a seguito di un arresto per droga, ma il suo caso è da allora irrisolto:
Il suo decesso è stato ricondotto ad azioni volente che qualcuno gli ha inflitto, e i sospettati sono i carabinieri presenti alla persecuzione della casa del giovane e al suo trasferimento in carcere. Questi ultimi sono Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, militari dell’Arma indagati per lesioni aggravate e ai quali si aggiunge il nome di Vincenzo Nicolardi, accusato di falsa testimonianza; anche il maresciallo Roberto Mandolini, ex vicecomandante della stazione di Tor Sapienza, era indagato già da tempo per aver mentito in tribunale.
Il legale della famiglia Cucchi Fabio Anselmo ha dichiarato che questi ultimi indagati non sono gli unici responsabili della morte del giovane Stefano, e che le indagini sono destinate a protrarsi ancora per molto.

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