Il governo britannico ha imposto sanzioni più severe per la guerra russo-ucraina: ha congelato i beni di sette oligarchi russi, tra cui Roman Abramovich.
Tutto questo significa che l’imprenditore russo non è ancora in grado di vendere il Chelsea, infatti: il club londinese è diventato praticamente inabile.
Il British Foreign and Commonwealth Office ha dichiarato sul suo sito web ufficiale che i beni di sette oligarchi russi, per un valore totale di 15 miliardi di sterline, erano stati congelati.
Oltre al congelamento dei beni, il ministro degli Esteri Liz Truss ha annunciato una restrizione di viaggio per “i sette oligarchi più ricchi e influenti della Russia, il cui impero commerciale è strettamente legato al Cremlino“.
Tutto ciò significa che i sette uomini d’affari saranno espulsi dal Regno Unito.

Il blocco dei beni copre il fatto che i cittadini e le imprese del Regno Unito non sono autorizzati a trattare con fondi e risorse economiche del Regno Unito posseduti, detenuti o controllati da persone designate. Impedisce inoltre che fondi e risorse vengano forniti a beneficio di persone designate.
Il Regno Unito sta lavorando per isolare gli oligarchi vicini al presidente russo Vladimir Putin che è in guerra in Ucraina, quindi ha congelato i loro beni nel paese, imposto loro restrizioni di viaggio e vietato ai cittadini e alle aziende britanniche di fare affari con loro.
Roman Abramovich è stato il più colpito dalle sanzioni britanniche da quando ha annunciato che avrebbe venduto il Chelsea la scorsa settimana.
Tuttavia, il blocco dei beni di giovedì ha creato una nuova situazione: l’imprenditore russo di 55 anni non è ancora in grado di realizzare la vendita.
Inoltre, con le nuove sanzioni, Abramovich in pratica non può: vendere o acquistare giocatori; non può stipulare un nuovo contratto di lavoro con i calciatori, cioè non c’è possibilità di proroga dei contratti in scadenza; il club non può vendere gli abbonamenti delle partite, quindi alle partite possono partecipare solo gli abbonamenti; non può vendere prodotti di merchandising, può spendere una cifra “equa” per viaggiare in trasferta del club, fino a un massimo di 20.000 sterline.

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