Secondo uno studio dell’Istituto Australiano di Scienze Marine in collaborazione con l’Università James Cook, la concentrazione di CO2 negli oceani porta ad un abbassamento dell’istinto di sicurezza dei pesci piccoli.
I piccoli pesci perdono il loro istinto di sopravvivenza e il timore dei pesci più grandi, in questo modo vanno incontro a morte certa perché non hanno più il senso del pericolo, la troppa concentrazione di CO2 nelle acque potrebbe quindi modificare, in peggio, la catena alimentare.
I test sono stati effettuati nelle acque dell’Oceano Pacifico nei pressi della Nuova Guinea, i pesci arrivano ad allontanarsi dai loro rifugi e ad essere addirittura attratti dai grandi predatori, questo meccanismo colpisce addirittura il 90% dei pesci analizzati.
I risultati di tale ricerca sono stati pubblicati sull’eminente rivista Nature Climate Change, evidenziando così come la concentrazione di CO2 determina il cambiamento della composizione chimica delle acque apportando modifiche nel comportamento dei pesci e sbiancamento dei coralli.