Per dimagrire non servono inutili sacrifici, basta cambiare qualche abitudine consolidata come cenare qualche ora prima del solito e fare colazione un po’ più tardi.
Per mantenere un certo peso forma in fondo non dobbiamo fare dei miracoli, è sufficiente attenersi ad alcune regole fondamentali. Non c’è dubbio che noi Italiani ad esempio, famosi per la nostra dieta mediterranea, tendiamo a sottovalutarla.
Non è un mistero che i nostri bambini siano quelli che tendono a essere più in sovrappeso nell’intera Europa. Questo dipende da un certo lassismo da parte dei genitori, dalla tendenza a non fare attività sportiva, e soprattutto dall’alimentazione sbagliata.
Cerchiamo di non attribuire la responsabilità della tendenza a ingrassare dei nostri bambini alle scuole; proviamo a farci un esame di coscienza e vediamo cosa diamo noi da mangiare ai pargoli; cosa danno loro da mangiare i nonni. I quali, magari, memori dei periodi di guerra dove purtroppo di cibo ce n’era pochissimo, per la legge del contrappasso tendono ad alimentare eccessivamente i loro nipoti.
Questo vuol dire fegati grossi e steatosici sovente già dall’adolescenza e anche prima, e un ricorso ad analisi e indagini per capire come ciò sia possibile. E spesso si chiama in causa impropriamente il fattore ereditario. Se poi a tutto questo aggiungiamo l’apparentemente innocuo salto del fine settimana dalla nota casa americana che fa gli hamburger con tanto di salse e patatine fritte, capiamo che il problema siamo noi.
Quindi: maggiore movimento e sport, a tutte le età. Compatibilmente con le condizioni di salute, naturalmente, ma sapendo che per ogni età c’è uno sport, un movimento adeguato. Basta informarsi. Questo come atteggiamento basilare. Ma per il cibo il ragionamento potrebbe continuare, essere più articolato. Non basta solo mangiare di meno e in maniera più mediterranea; bisogna anche dare un’occhiata agli orari dei pasti, i quali anch’essi rivestono la loro importanza.
Mangiare poco e spesso potrebbe essere una soluzione, soprattutto per coloro che soffrono di determinate patologie, come la gastrite e altre. Ma bisogna cominciare ad attribuire una certa importanza anche all’orario vero e proprio dei pasti principali, ad esempio della cena. Se si intende dimagrire, cenare circa un’ora e mezzo prima del solito può essere particolarmente utile in termini di dimagrimento.
È stato recentemente compiuto uno studio particolareggiato in proposito, per opera di un team inglese guidato da Jonathan Johnston, dell’Università del Surrey. La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Journal of Nutritional Sciences.
Nella ricerca sono stati presi in considerazione due gruppi di persone: le prime consumavano pasti a ore più o meno ordinarie; le seconde, sistematicamente facevano colazione circa 90 minuti dopo e cenavano 90 minuti prima.
Differentemente da molti altri studi precedenti, ai partecipanti non è stato chiesto di attenersi a diete particolari, ma di mantenere grosso modo lo stesso regime alimentare, con la sola variazione degli orari così come detti.
La ricerca ha evidenziato che le persone che hanno adottato i nuovi orari alimentari, addirittura sono riuscite a perdere mediamente più della metà del grasso corporeo rispetto all’altro gruppo.
Lo scienziato Andrew Mente, ha presentato i risultati dello studio alla recente conferenza della Società Europea di Cardiologia a Monaco. Lo studioso ha messo in evidenza il fatto che, di là dei risultati raggiunti dalla ricerca, le persone dovrebbero comunque seguire una dieta variata e, se possibile, a base di alimenti non lavorati.
Lo stesso Jeremy Pearson, Direttore medico della British Heart Foundation, ha sottolineato che mangiare bene significa guardare la propria dieta nel complesso, piuttosto che concentrarsi sui singoli elementi. La carne e i latticini possono contribuire a una dieta sana ed equilibrata, purché siano consumati con moderazione insieme a molta frutta e verdura, legumi e cereali integrali.
Insomma: mangiare meno, mangiare sano e, se possibile, mangiare in determinati orari. Non dimenticandoci l’attività fisica, naturalmente. In fondo, la ricetta per vivere di più e meglio è proprio questa.

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