Ormai in Italia la maggior parte di noi è diventato insofferente alla quarantena, anche se sappiamo benissimo che rimanere a casa è nel nostro interesse, una misura necessaria per cercare di contenere l’aumento dei contagi da Coronavirus.
Ma anche nel resto del mondo non è certo una passeggiata, e per “costringere” i cittadini a non uscire ogni governo sta adottando le proprie misure.
Se gli italiani all’inizio rischiavano una sanzione di 200 euro, ore il minimo è di 400, ma va molto peggio ai filippini: il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha infatti ordinato alla polizia di sparare ai cittadini che violano le regole imposte dalla quarantena.
- Regno Unito: la PMCPA vuole fare chiarezza sui vaccini Pfizer
- Biden conferma: Finita la pandemia negli Stati Uniti
- Dopo il Covid, maggiore rischio di sviluppare l’Alzheimer

Nello specifico, in un discorso tenuto nella serata del primo di aprile, il presidente ha chiarito: “I miei ordini sono alla polizia e ai militari, compresi i funzionari dei villaggi, che se ci sono problemi o sorge la situazione in cui le persone combattono e la tua vita è in pericolo, di sparare e uccidere”.
Una minaccia piovuta dopo l’arresto di 21 persone che erano scese in strada a Quezon City, sull’isola di Luzon, in un mini-corteo per chiedere aiuto al governo.
Il presidente stesso si è messo in quarantena dopo essere entrato in contatto con funzionari poi risultati positivi e ne uscirà il 7 aprile.
