Francia, nel partito Front National, tra Marine Le Pen e il padre, Jean-Marie, scatta la rottura.
Marine Le Pen ha bloccato la candidatura del padre alle elezioni regionali in Provence-Alpes-Cote d’Azur, previste per il prossimo dicembre.
“Nuoce al partito e commette un suicidio politico” ha dichiarato la Le Pen a seguito dell’ennesima provocazione anti-semita e revisionista di suo padre, fondatore del movimento.
Subito la replica da Jean-Marie: “Madame Le Pen non sa ciò che fa”. A scatenare la “crisi senza precedenti”, come descritto da Marine, sono state le recenti dichiarazioni di Jean-Marie, atte a fermare lo sdoganamento del partito portato avanti dalla figlia: l’86enne ha ribadito che l’Olocausto è “un dettaglio” della Storia, inoltre ha difeso il maresciallo Petain e il governo collaborazionista di Vichy.
“Jean-Marie Le Pen sembra essere entrato in una spirale tra strategia della terra bruciata e suicidio politico. Il suo ruolo di presidente onorario non lo autorizza a prendere il Front National in ostaggio”, ha dichiarato la presidente del Front National in un comunicato stampa.
La “delfina” ha poi attaccato “le provocazioni così forti (del padre, ndr) che l’unico obiettivo sembra fare male a me ma che portano un duro colpo a tutto il movimento, ai suoi funzionari, candidati, sostenitori, elettori”.
Per questi motivi, nella riunione del 17 aprile, Marine si opporrà alla candidatura del padre. Decisione certamente sofferta, difatti ha commentato: “è con profonda tristezza che sono costretta a riunire rapidamente un comitato esecutivo per ragionare sui modi per proteggere al meglio gli interessi politici del Front National”.
Il vicepresidente del Front National e compagno della Le Pen, Louis Aliot, ha commentato: “il nostro disaccordo politico è ormai inconciliabile. La rottura politica con Jean-Marie Le Pen è ormai totale e definitiva. Sotto l’impulso di Marine, verranno prese rapidamente delle decisioni”.
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