Un dentista di Genova cura anche gratuitamente chi non ha soldi. Si sa che le spese del dentista mediamente sono salate, e a volte anche molto salate. Altra cosa è una carie, altra cosa è un intervento più importante, a partire dagli impianti e non solo. Si cerca di solito il miglior compromesso fra qualità dell’intervento e spesa, ma non sempre si riesce a trovarlo.
Si deve tener conto anche del fatto che, pure nell’ambito odontoiatrico, c’è una concorrenza notevole. Recenti spot pubblicitari consigliavano e consigliano addirittura viaggi in Romania, dove si praticano tariffe mirabolanti per le cure dentali di un certo livello. Non sappiamo se la qualità sia assicurata, ma sappiamo che certamente molte persone hanno deciso, pur di risparmiare, di recarsi in quel Paese per le cure.
In generale la categoria dei dentisti è molto ben pagata. Se al primo posto delle dichiarazioni dei redditi dei professionisti in Italia ci sono i notai, i dentisti seguono a ruota. E probabilmente se lo meritano anche. Ma che succede se uno decide di curarsi in Italia e comunque la spesa è notevole?
Normalmente, in questi casi, funziona il sistema delle rateizzazioni. Se devo spendere 5.000 euro per una serie di impianti, il mio dentista di fiducia certamente non dirà di no a una congrua rateizzazione. Tuttavia c’è anche chi non si può permettere questa rateizzazione; e in questo caso entrano in azione gli angeli dentisti, come il dottor Nycolas Dessypiris, il quale è felice di definirsi dentista sociale.
E lo è fino al punto di scriverlo in un cartello fuori dal proprio studio. Nicolas è un dentista che esercita a Genova, nella zona del porto. Le tariffe che egli pratica sono differenziate in base al reddito. Chi ha di più paga di più, chi ha di meno paga di meno. Più sociale di così non si può. Dice il dentista:
“Così come tutti abbiamo diritto di mangiare, tutti abbiamo diritto di avere i denti sani. Il mio lavoro è togliere il mal di denti, e se qualcuno non può permetterselo, va aiutato”. “Non si possono far pagare certe cifre a persone che vivono con 500 euro al mese come pensionati, disoccupati, studenti, ma non solo. Anche solo pensarlo è vergognoso. Da parecchio tempo pratico queste tariffe, ma ho visto aumentare i pazienti solo dopo aver spostato il cartello fuori dal mio studio: da allora vengono in tanti, sono tutti molto poveri e quasi tutti italiani”.

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