A Genova un uomo è caduto nelle trame di una giovane studentessa, che adescava gli uomini su Skype e dopo una webchat erotica chiedeva soldi ai malcapitati. In caso di rifiuto l’universitaria avrebbe mostrato alle mogli e alle fidanzate le foto e le immagini.
Nel caso del professionista genovese la ragazza aveva chiesto 500 euro. L’uomo dopo aver riflettuto si è rivolto ai carabinieri e ha denunciato l’avvenente studentessa per tentata estorsione. Ha spiegato di aver conosciuto la ragazza su Facebook tramite amici in comune, da lì il passaggio su Skype.
L’inchiesta potrebbe allargarsi ulteriormente, per scoprire se la ragazza agiva in maniera isolata o se c’è un vera organizzazione che gestisce questi loschi affari.
In tante altre città italiane, come Biella e Treviso, si sono verificati tanti casi simili che le forze dell’ordine hanno individuato solo grazie alla denuncia dei malcapitati. Molto spesso chi cade in questi tranelli preferisce pagare per non far scoppiare uno scandalo, considerando che molti di loro sono professionisti.

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