A Bologna dove era in atto la Festa dell’Unità era previsto un confronto con il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
Però il ministro è stato contestato per venti minuti ed ha deciso di lasciare la manifestazione. Nella platea c’erano docenti, precari e studenti ed appena la Giannini ha preso la parola si sono levate alte le proteste da parte di tutto il pubblico. Tanti gli appelli del ministro di dialogo, al termine di questi, Giannini ha lasciato il dibattito, mai iniziato.
Dietro di lei il grido di “vergogna, vergogna” che hanno urlato le persone sotto il tendone muniti di pentole e cucchiai.
Il dibattito era previsto con Francesca Puglisi, Responsabile nazionale Scuola del PD nella Segreteria Renzi e nella Segreteria Bersani, ma non si è potuto svolgere per le contestazioni.
Il ministro Giannini lascia la festa accompagnata dalle grida “via, via” dei contestatori.
“Noi col mondo delle scuola abbiamo parlato, questo non e’ il mondo della scuola”: cosi’ Stefania Giannini commenta. “Ho ascoltato ha detto Giannini mentre usciva – io ho una certa cultura del rispetto”.
La parlamentare del Pd Francesca Puglisi ha detto come “questo governo ha promosso la più grande stabilizzazione dei precari della scuola”. ‘Quod non fecit Gelmini, fecit Giannini’ questa la frase su uno dei cartelli dei contestatori composti da genitori, insegnanti, precari, giovani e studenti.

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