Google sta lavorando attivamente per sfruttare il potenziale dei computer quantistici nella risoluzione di complessi problemi di fisica. La loro ricerca si concentra sullo sviluppo di algoritmi capaci di tradurre questi problemi nel linguaggio della meccanica quantistica, rendendo i computer quantistici più utili in ambiti specifici come la crittografia, la modellazione meccanica quantistica e forse anche altri problemi scientifici attualmente irrisolvibili dai computer classici.

Un aspetto fondamentale per raggiungere questi obiettivi è la correzione degli errori nei computer quantistici. I qubit, le unità fondamentali dei computer quantistici, sono estremamente sensibili alle interferenze esterne, il che porta a errori di calcolo. Google ha dimostrato che è possibile ridurre il tasso di errori aumentando il numero di qubit e utilizzando tecniche di correzione degli errori, come il codice a superficie, dove più qubit fisici lavorano insieme come un singolo qubit logico.
Per esempio, Google ha testato un sistema quantistico a 72 qubit basato sul design di Sycamore, scoprendo che un codice a superficie più grande riduceva il tasso di errori logici, passando dal 3.028% al 2.914% per ciclo. Anche se questi miglioramenti sono piccoli, dimostrano che il processo di riduzione degli errori può essere continuato, avvicinandoci al sogno di un computer quantistico a tolleranza di guasto in grado di eseguire compiti utili in modo affidabile.
Questi progressi sono parte di un percorso più ampio delineato da Google, che mira alla realizzazione di un computer quantistico corretto dagli errori con un milione di qubit fisici. Tale traguardo rappresenterebbe un enorme passo avanti nella computazione quantistica, rendendola non solo teoricamente promettente ma anche praticamente applicabile in una varietà di campi.
Tuttavia, nonostante gli importanti progressi, Google e altri ricercatori nel campo sono consapevoli che rimangono numerose sfide da superare prima che i computer quantistici possano essere utilizzati su larga scala per risolvere problemi reali. La corsa verso computer quantistici sempre più potenti e precisi continua, con la speranza che un giorno possano rivoluzionare il modo in cui affrontiamo alcune delle questioni più complesse nel campo della fisica e oltre.